Attualità
3 Ottobre 2025
La prima studentessa palestinese, a breve ne arriverà un'altra, è a Ferrara con il sostegno del Maeci, del Mur, della Crui e del Consolato di Gerusalemme

Da Gaza a Unife attraverso i corridoi umanitari

di Redazione | 3 min

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È atterrata la sera del 1° ottobre all’aeroporto di Milano Linate la prima studentessa palestinese accolta dall’Università di Ferrara attraverso i corridoi umanitari attivati dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane (Crui) in collaborazione col Consolato Generale di Italia a Gerusalemme. La giovane ha raggiunto Ferrara accompagnata da staff dell’Ateneo, dove presto sarà accolta in Rettorato. La studentessa frequenterà il corso di laurea magistrale in lingua inglese Small Business Management in International Markets presso il Dipartimento di Economia e Management.

Con questo stesso corridoio umanitario arriverà nelle prossime settimane a Ferrara una seconda studentessa che seguirà la laurea magistrale in Physics presso il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra.

Ciascuna riceverà da parte di Unife, per ogni anno di iscrizione, una borsa di studio di 7.500 euro annui, una quota di servizio ristorativo di 1.000 euro (di cui 500 a carico di ER.GO), copertura sanitaria e alloggio gratuito, oltre a usufruire dell’esonero delle tasse.

Sono 39 in totale i primi studenti palestinesi giunti in Italia, agli aeroporti di Milano e Roma, qui accompagnati dalla stessa Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini: un ulteriore centinaio di studenti arriverà nelle prossime settimane, sempre grazie al progetto realizzato da una ampia collaborazione istituzionale di Mur, Maeci, Crui e con il contributo fondamentale del Consolato italiano a Gerusalemme, dell’Ambasciatore italiano in Giordania, della Guardia di Finanza, della Protezione civile e del Meccanismo Europeo di Protezione Civile. Si sono mobilitati attivamente per garantire il corridoio accademico anche l’Unità di Crisi della Farnesina, le Scuole di Terrasanta e la Fondazione Giovanni Paolo II. In totale, sono oltre 150 le borse di studio assegnate finora a studenti palestinesi di Gaza.

“Essere riusciti ad accogliere studentesse e studenti palestinesi, poterli aiutare a proseguire nella loro formazione, rappresentano azioni concrete di cui siamo fieri e che mostrano come soprattutto in situazioni di crisi il sapere possa costruire ponti”, ha dichiarato la Rettrice Laura Ramaciotti.

“Le università sono per definizione luoghi di sapere condiviso, liberi da ideologie e indipendenti. Il sapere deve creare ponti, non barriere, e la nostra missione consiste nel mantenere comunità plurali, aperte e sempre orientate verso pace e progresso, senza alimentare divisioni”.

In linea con questa posizione, l’Ateneo estense ha affrontato il delicato tema del rapporto con gli istituti di ricerca israeliani.

Con concretezza e rigore, Unife ha avviato lo scorso luglio un’accurata indagine interna per ricostruire e valutare i rapporti in essere tra le strutture dell’Ateneo e gli istituti israeliani.

Coordinata dalla professoressa Alessandra Annoni, docente di diritto internazionale del Dipartimento di Giurisprudenza, in accordo con la Governance Unife, l’operazione di “due diligence” ha preso in esame cinque istituti israeliani con cui l’Ateneo aveva accordi attivi. La valutazione si è basata su informazioni di pubblico dominio, tenendo conto del quadro delle norme di diritto internazionale applicabili. Per tre dei cinque casi analizzati, Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione dell’Università hanno quindi deliberato la sospensione temporanea degli accordi di collaborazione, in seguito alla verifica di importanti elementi fattuali contrari ai principi costituzionali italiani, in particolare l’articolo 11 della Costituzione che ripudia la guerra, allo Statuto dell’Ateneo e alla necessaria condanna di ogni forma di violenza perpetrata in violazione del diritto internazionale.

“La nostra Università, coerentemente con i principi di pace, giustizia e rispetto della dignità umana, si schiera contro ogni forma di violenza e intende al contempo operare con equilibrio e responsabilità” ha concluso la Rettrice.

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