È uno dei concerti più attesi della stagione 2025/2026, e la inaugura nel migliore dei modi: lunedì 6 ottobre – Teatro Comunale “Claudio Abbado”, ore 18 – sarà a Ferrara Musica la Filarmonica della Scala, che torna nella città estense dopo due anni, diretta da Michele Mariotti, tra i più importanti direttori d’orchestra della scena internazionale, per un programma che accosta due brani molto celebri: la Quarta Sinfonia di Brahms e il Secondo Concerto per violino e orchestra “La campanella” di Paganini, che verrà interpretato da Giuseppe Gibboni, primo violinista a riportare all’Italia il Premio Paganini, nel 2021, dopo ben 24 anni, e già ospite di Ferrara Musica nel 2022.
La serata costituisce uno degli “highlights” del cartellone di Ferrara Musica, caratterizzato da diversi appuntamenti con le migliori orchestre italiane e internazionali, guidate da grandi direttori. Il concerto è un’occasione davvero speciale per il pubblico ferrarese, e non a caso fa registrare il sold out: la Filarmonica della Scala è una delle più grandi orchestre al mondo, capace di consolidare negli anni una posizione di spicco nel panorama della musica internazionale grazie alla qualità assoluta dei suoi musicisti e alle collaborazioni con i più eccellenti artisti.
Il Concerto n. 2 in si minore di Paganini, che apre il concerto, è stato composto nel 1826. Il secondo movimento trae ispirazione dal movimento lento del Concerto n. 24 in si minore di Giovan Battista Viotti composto una trentina d’anni prima, mentre è il terzo movimento, il brillante rondò finale, a dare lo spunto per il celebre titolo, per i tintinnii del triangolo che vengono ripresi e imitati dal violino solista. È diviso in tre movimenti: Allegro maestoso; Adagio; Rondo andantino.
Nella seconda parte del programma verrà proposta la Sinfonia n. 4 in mi minore op. 98, composta fra 1884 e 1885. La prima esecuzione, il 25 ottobre 1885 con l’orchestra della Cappella ducale di Meiningen diretta dallo stesso Brahms, fu un successo notevole, confermato nella tournée successiva diretta da Bülow in Germania e Olanda. Il compositore tedesco concepì i suoi lavori sinfonici, e quest’ultimo in particolare, come punto di arrivo di un lungo cammino di ricerca e di indagine sull’orchestra, in cui giunse a rielaborare echi beethoveniani, richiami al folklore e tecniche compositive sviluppate dalla riflessione sulle forme antiche.
Per approfondire la conoscenza del sinfonismo brahmsiano, Ferrara Musica ha organizzato anche una conferenza del musicologo Giorgio Pestelli – autore del volume edito da Donzelli “Le Sinfonie di Brahms. Un cammino oltre la classicità” – che si terrà sempre lunedì 6 ottobre alle 16.30 al Ridotto del Teatro Comunale. L’ingresso è libero.
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