Più di 300 operatori sanitari illuminano la notte per Gaza
Oltre trecento operatori sanitari si sono radunati per esprimere solidarietà al popolo palestinese, ricordare i colleghi uccisi a Gaza e condannare il genocidio in corso
Oltre trecento operatori sanitari si sono radunati per esprimere solidarietà al popolo palestinese, ricordare i colleghi uccisi a Gaza e condannare il genocidio in corso
Dalla Resistenza al Cittadini del Mondo passando per il Csv. Sono molti gli enti del Terzo settore senza sede o che rischiano di ritrovarcisi a breve. Paolo Calvano (Pd) interroga la giunta regionale per un immobile concesso gratuitamente al Comune di Ferrara in IV Novembre per cui il piano di gestione "prevede espressamente il mantenimento del presidio delle associazioni"
La comunità di Pontelagoscuro è rimasta colpita e sta unendo le forze per dare l'ultimo saluto a "Skanna", Fabio Scanavacca, venuto a mancare lo scorso 2 ottobre. I funerali si terranno sabato 4 ottobre nella chiesa della Frazione alle 15.30 e da oggi è attivo un Iban, quello della parrocchia disponibile per chiunque volesse contribuire alle esequie
Per l'avvocato Fabio Anselmo, la Global Sumud Flotilla è "umanità". Lo scrive in un post social in cui denuncia quanto sta accadendo in queste ore, dopo che Israele ha bloccato la spedizione e arrestato gli attivisti diretta Gaza
"L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema". Inizia così il comunicato della Cgil di Ferrara con cui si annuncia lo sciopero generale del 3 ottobre indetto anche dall'Usb
Anche la cooperativa ferrarese Cidas è in prima linea per l’accoglienza del popolo palestinese in Italia. Nel Sistema Accoglienza Integrazione di Bologna infatti, in rete con Asp e Comune, la coop ha preso in carico 45 persone palestinesi, tra cui 26 minori.
L’attività prevede una cabina di regia settimanale con gestori, volontari per Gaza, Cri, personale sanitario e comunità islamica locale, oltre che un gruppo di parola per donne facilitato da una psicologa/etnopsicoterapeuta e da una mediatrice araba.
Nel 2024–2025 Cidas ha inoltre sostenuto aiuti umanitari tramite organizzazioni internazionali come Save the Children, realizzato momenti di formazione e testimonianza diretta per il personale e consolidato la rete con la Cri, che continua a denunciare la gravità della situazione umanitaria a Gaza.
“Mentre la missione umanitaria Flotilla è stata intercettata in mare dalle autorità israeliane, con ampia eco internazionale e reazioni anche in Italia, è importante ricordare che il cuore del nostro impegno non sta nel dibattito politico, ma nel lavoro professionale e coordinato di accoglienza e tutela delle persone in fuga da guerre e crisi umanitarie, sempre in collaborazione con le istituzioni. Il nostro compito quotidiano è costruire risposte responsabili sul territorio, riducendo tensioni e incomprensioni sociali attraverso servizi di qualità, mediazione e presa in carico multidisciplinare” spiegano dalla cooperativa.
Diverse le proposte sul tavolo in questo momento così delicato. Dai corridoi umanitari e accessi protetti agli aiuti, in raccordo con le autorità italiane, europee e con gli organismi internazionali competenti, alla valutazione a livello Ue dell’attivazione di strumenti di protezione immediata e temporanea per i civili in fuga da Gaza, prendendo a riferimento i meccanismi straordinari già applicati in Europa in altri contesti come l’Ucraina, fino al rafforzamento del sistema Sai sul piano qualitativo e quantitativo, per rispondere con prontezza ai bisogni di chi cerca protezione, riducendo conflitti e pressioni sociali nei territori.
Tra le idee anche l’adozione di standard comuni di presa in carico (sanitaria, psicologica, legale, lavorativa) con task force miste pubblico-privato sociale e cabine di regia territoriali stabili, estendendo i modelli già in atto nel territorio di Bologna.
“Chi lavora nell’accoglienza – aggiungono da Cidas – non agisce per etichette ideologiche: opera per dovere civico e professionale, nel rispetto della legge e della dignità umana. È un lavoro che tiene insieme le comunità, prevenendo tensioni e favorendo integrazione, sicurezza e coesione sociale”.
Chiudono le parole del presidente Daniele Bertarelli: “Mai come ora sentiamo il dovere di essere al fianco delle istituzioni e degli organismi internazionali: con competenze specifiche e lavoro quotidiano garantiamo supporto continuo e accoglienza a chi fugge dalle guerre. Chiediamo canali umanitari sicuri, strumenti di protezione adeguati e un sistema di accoglienza all’altezza delle sfide: al centro, sempre la persona”.
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