Controllata, di stagione e a km zero. E’ la frutta che nei prossimi mesi arriverà nei nidi e nelle scuole d’infanzia del Comune di Ferrara grazie al progetto dal titolo “La frutta va a scuola”, lanciato da Coldiretti Ferrara e messo a punto con l’Amministrazione comunale per l’anno scolastico 2025-2026.
L’iniziativa è stata presentata nella residenza municipale di Ferrara dall’assessore comunale alla Pubblica Istruzione Chiara Scaramagli e dall’assessore comunale all’Agricoltura e Promozione del territorio Matteo Fornasini; con il direttore e il vice direttore di Coldiretti Ferrara Alessandro Visotti e Riccardo Casotti; Mara Bignardi del Servizio controllo qualità delle mense scolastiche comunali; il responsabile di “Campagna Amica” Stefano Menegatti; e Valentina Lattoli dell’ufficio segreteria di direzione ed eventi Coldiretti Ferrara.
In programma tante sane merende a base di frutta delle nostre campagne e incontri laboratoriali in 15 scuole, con il coinvolgimento di 1.200 bambini da zero a sei anni.
“E’ un progetto indispensabile – ha sottolineato l’assessore Chiara Scaramagli – per educare i bambini a una corretta alimentazione, aiutandoli a scegliere cibi che nutrono il corpo e la mente indirizzandoli a uno stile di vita sano. Altro importante obiettivo di questa iniziativa è far comprendere ai più piccoli il valore del cibo e della storia che c’è dietro e far conoscere loro le eccellenze del nostro territorio. Ringrazio Coldiretti e le coordinatrici ed educatrici dei nostri nidi e scuole di infanzia per l’impegno e la competenza che stanno dedicando a questo progetto”.
“Abbiamo lavorato a più mani per questo progetto – ha affermato l’assessore Fornasini -, quando si collabora così bene arrivano sempre i risultati migliori. Sostenere e finanziare questa iniziativa rientra nelle attività che questa Amministrazione comunale vuole mettere in campo insieme alle associazioni di categoria per valorizzare le eccellenze del nostro territorio, prima fra tutte la frutta. Il territorio ferrarese è all’avanguardia da questo punto di vista e propone in commercio prodotti straordinari. Educare i bambini a consumare frutta a km 0 e di qualità può essere d’aiuto anche ai nostri agricoltori che hanno tanto bisogno di sostegno e di progetti come questo. Questo non risolverà i problemi dei frutticoltori, ma è un ulteriore segnale di attenzione nei confronti del comparto primario che nel nostro territorio ha un ruolo di rilievo”.
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