Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha espresso parere positivo alla fusione per incorporazione della Fondazione Estense nella Fondazione di Modena, segnando il passaggio decisivo nel percorso di avvicinamento tra i due enti avviato a fine 2024.
Dopo la lettera d’intenti, l’accordo quadro e l’approvazione del progetto di fusione da parte dei rispettivi consigli di Indirizzo, l’autorizzazione ricevuta dal Mef rappresenta un ulteriore e decisivo passo formale verso la conclusione dell’operazione avviata per fare fronte alla grave situazione economico-patrimoniale della Fondazione Estense, conseguente alla liquidazione della banca conferitaria Cassa di Risparmio di Ferrara.
L’operazione, fondata su principi di solidarietà tra territori e sulla ricerca di una soluzione strutturale alla crisi, consentirà alla comunità ferrarese di dotarsi di un proprio soggetto filantropico autonomo: la Fondazione della Comunità di Ferrara e Provincia Ets, nata dalla fusione di dei quattro enti collegati alla Fondazione Estense.
Fondazione di Modena stipulerà con la Fondazione di Ferrara (nome breve della fondazione di Comunità) un Accordo di Erogazione permanente, che prevede un sostegno stabile commisurato alla redditività del patrimonio incorporato e modalità operative improntate a trasparenza e gratuità delle cariche.
Nell’ambito della propria programmazione istituzionale, Fondazione di Modena ha già assunto un impegno erogativo triennale di 14 milioni di euro (2025–2027) a beneficio del territorio ferrarese: 7,2 milioni nel 2025, 4,1 milioni nel 2026 e 2,7 milioni nel 2027; dal 2028 in avanti il sostegno sarà invece commisurato ai rendimenti del patrimonio incorporato.
Grazie al credito d’imposta del 75% previsto dalla normativa e al contributo volontario Acri del 25%, l’intero importo delle erogazioni nel triennio sarà integralmente coperto. Il patrimonio artistico della Fondazione Estense sarà devoluto – previa autorizzazione delle autorità competenti – a istituzioni pubbliche ferraresi, per garantirne tutela e permanenza nel contesto locale.
“L’autorizzazione del Mef – commentano i protagonisti – rende effettiva la fusione e apre la strada al completamento delle procedure statutarie, consolidando un modello di collaborazione e solidarietà tra territori e assicurando continuità all’attività filantropica nella provincia di Ferrara”.
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