Politica
30 Settembre 2025
Zonari (La Comune di Ferrara) interroga il sindaco sollevando dubbi su gestione, manutenzione delle strutture e stabilità del personale

Nidi d’infanzia a Ferrara: “Copertura al 60%, ma quale futuro per i servizi comunali?”

di Redazione | 2 min

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Un’interpellanza presentata in Consiglio comunale dalla consigliera Anna Zonari (La Comune di Ferrara) riaccende il dibattito sui servizi educativi per la fascia 0-3 anni.

L’Amministrazione ha recentemente annunciato che a Ferrara “la copertura dei posti nido ha superato il 60%, un dato presentato come il più alto in Emilia-Romagna e tra i migliori in Italia”. Un risultato sostenuto anche dal progetto Ferrara per le famiglie, che ha visto raddoppiare in tre anni i fondi destinati al sistema integrato 0-3 anni: “da 164.000 euro del 2024 a 392.000 euro previsti per il 2026/2027, con l’attivazione di 92 posti aggiuntivi tramite convenzioni con 13 gestori privati e 17 strutture sul territorio”.

Zonari, tuttavia, sottolinea alcuni aspetti critici. La Determinazione dirigenziale n. 1763 del 14 agosto 2025 ha impegnato “oltre 250.000 euro sul bilancio 2025 e circa 380.000 euro sul bilancio 2026 per posti convenzionati nei nidi privati”, ma nel provvedimento “non risultano citati interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria sulle strutture comunali né misure relative alla stabilizzazione o progressione del personale educativo a gestione diretta”.

Da qui le domande rivolte al sindaco e alla giunta. In particolare, Zonari chiede se “la copertura del 60% dei posti nido sia da attribuire a un effettivo incremento dell’offerta (…) oppure ad una maggiore copertura con fondi pubblici di posti già presenti in strutture private convenzionate, oppure all’andamento demografico negativo che ha ridotto il numero complessivo di bambini nella fascia 0-3 anni”.

Un ulteriore punto riguarda il patrimonio pubblico: la consigliera interroga infatti l’amministrazione per sapere “se sia stato predisposto un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria per i nidi e le scuole dell’infanzia comunali già esistenti”.

Conclude Zonari: “L’ampliamento dell’offerta affidato a gestori privati convenzionati solleva interrogativi sul ruolo e sul futuro dei servizi comunali a gestione diretta”, mentre qualità e continuità educativa dipendono anche da strutture sicure e da personale stabile.

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