Bondeno
29 Settembre 2025
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (Cnddu) plaude all'iniziativa del Comune matildeo: "Solo un approccio integrato, educativo e partecipativo può garantire comunità più sicure e inclusive"

“Bull-Off”, il progetto di Bondeno modello nazionale contro bullismo e cyberbullismo

di Redazione | 2 min

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Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (Cnddu) ha accolto “con attenzione e interesse le iniziative recentemente messe in campo dal Comune di Bondeno per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo”.

Secondo il Coordinamento, “la prevenzione di comportamenti di prevaricazione tra i giovani non si limiti ai soli contesti scolastici, ma si estenda agli spazi pubblici e alle piattaforme digitali, dove spesso emergono dinamiche di abuso difficili da intercettare”.

Al centro del progetto vi è il tavolo di lavoro “Bull-Off”, che viene descritto come “un esempio positivo di collaborazione tra istituzioni, realtà educative, associazioni e polizia locale”. Particolarmente apprezzato è l’utilizzo di strumenti innovativi: “La produzione di podcast da parte degli studenti è un metodo efficace per favorire la partecipazione attiva e la consapevolezza dei ragazzi sul tema dei diritti e della responsabilità digitale”.

Il Cnddu sottolinea inoltre “l’attenzione mostrata verso gli spazi di aggregazione giovanile, veri laboratori di socializzazione e prevenzione”. In questa prospettiva, la centralità del ruolo dei pari viene ritenuta coerente “con i principi fondamentali della pedagogia dei diritti umani, che promuove il rispetto, la dignità e l’inclusione di ciascun individuo”.

Un passaggio importante riguarda anche il coinvolgimento delle forze dell’ordine: “La collaborazione con la polizia locale e le azioni di videosorveglianza, se opportunamente integrate con la mediazione educativa, possono rappresentare strumenti di protezione efficaci, senza sostituire il ruolo educativo degli adulti di riferimento”.

Il Coordinamento riconosce come significativo “l’impegno del Comune nel reperire finanziamenti da bandi pubblici per la legalità, un modello replicabile per altre realtà territoriali, che mostra come la prevenzione del bullismo possa diventare un obiettivo condiviso tra istituzioni, cittadini e scuole”.

In conclusione, il Cnddu invita tutte le realtà scolastiche e istituzionali “a proseguire in questo percorso, sviluppando iniziative coerenti con i principi dei diritti umani, con l’obiettivo di costruire comunità più sicure, inclusive e consapevoli”.

E ribadisce l’importanza di un investimento sulla formazione degli insegnanti: “La formazione dei docenti sui temi del bullismo e del cyberbullismo è imprescindibile: solo operatori culturali e educativi consapevoli possono sostenere in modo efficace la costruzione di ambienti di vita sicuri e rispettosi dei diritti di tutti”.

L’appello finale, firmato dal presidente del Cnddu, Romano Pesavento, è chiaro: “Solo un approccio integrato, educativo e partecipativo può garantire che i giovani crescano in contesti protetti e rispettosi, imparando a riconoscere e prevenire ogni forma di prevaricazione, sia reale che digitale”.

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