Bondeno. «L’obiettivo è fare di tutti gli ambienti aggregativi un luogo sicuro, in cui fare crescere i nostri giovani in quella che deve essere una “palestra di vita”, prevenendo forme di prevaricazione». Non ha dubbi il sindaco Simone Saletti, a proposito delle azioni che il Comune ha messo in campo nell’ultimo periodo, quale forma di prevenzione del “bullismo” e del “cyberbullismo”.
Perché, purtroppo, la prevaricazione tra i giovani si è estesa anche online, soprattutto sui social, dove spesso avviene all’oscuro del mondo adulto. Una parola o un’immagine diffusa in rete, come noto, può segnare per sempre la vita di un giovane. Per fare il punto delle varie iniziative svolte, nei giorni scorsi il Comune di Bondeno ha comunicato alla Prefettura un report con le azioni di contrasto intraprese.
«Era un adempimento obbligatorio per legge – dice Saletti – ma è servito anche per fare un bilancio delle attività intraprese con i nostri partner istituzionali, allo scopo di riorientare le azioni necessarie». La prevenzione che si svolgerà contrastando comportamenti scorretti all’interno degli scuolabus (che possono comportare, se reiterati, anche la sospensione del servizio stesso per i responsabili) è soltanto l’ultima azione della lista.
«Da diverso tempo abbiamo organizzato un tavolo di lavoro chiamato “Bull-Off”, che si avvale periodicamente di vari soggetti che collaborano con l’amministrazione – prosegue il sindaco – come gli istituti scolastici del territorio, Spazio 29, la cooperativa sociale “Open Group”, le parrocchie e la nostra Polizia locale dell’Alto Ferrarese. Attraverso specifiche attività vengono coinvolti gli studenti, con metodi innovativi. Per esempio, la produzione di podcast, per la socializzazione di informazioni tra coetanei, assieme a racconti di esperienze personali».
I luoghi principali in cui si svolge l’attività di prevenzione restano quelli di aggregazione: educativi, sportivi, riservati al tempo libero, gli spazi pubblici ecc.: «Ci stiamo concentrando su di un lavoro tra i giovani, perché all’interno dei gruppi tra i pari possono annidarsi situazioni di difficoltà – illustra l’assessore alle politiche giovanili, Francesca Aria Poltronieri –. L’intenzione è quella di promuovere comportamenti positivi, oltreché nelle scuole anche nei luoghi di socializzazione frequentati dai giovani». «Molte azioni portate avanti per contrastare il bullismo – aggiunge il vicesindaco con delega ai bandi pubblici, Francesca Piacentini – sono state possibili grazie a finanziamenti derivanti da bandi riguardanti la legalità e il contrasto alle mafie, che il Comune ha intercettato mediante le sue progettualità, condividendo con gli istituti scolastici e altri attori sociali la valutazione delle opportune azioni di contrasto».
In estate, peraltro, molti giovani sono stati coinvolti in attività sociali e valorizzazione dei beni comuni. Fondamentale, nel corso degli anni, è risultato il ruolo della Polizia locale dell’Alto Ferrarese, che «ha potuto operare anche all’interno delle scuole e nei contesti di socializzazione dei giovani – dice l’assessore alla sicurezza urbana, Ornella Bonati –. Gli agenti hanno effettuato incontri per promuovere comportamenti corretti da adottare all’interno delle scuole, negli spazi pubblici, sullo scuolabus e così via, allo scopo di prevenire forme di bullismo. Sono, inoltre, stati prodotti opuscoli informativi per diffondere “buone pratiche” e fornire contatti utili in caso di necessità».
Nell’ultimo periodo, si è completata la stessa rete di videosorveglianza che abbraccia i luoghi limitrofi alle scuole, come i parcheggi delle bici o spazi attigui, in modo da prevenire sul nascere fenomeni che possono dare luogo a situazioni di degrado e disagio giovanile. Ad ottobre, è previsto il primo tavolo di “Bull-Off” dopo la pausa estiva, in cui continuare a pianificare azioni di prevenzione.
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