Con l’avvicinarsi della Giornata internazionale del caffè, in calendario il 1° ottobre, Coop Alleanza 3.0 racconta i trend di acquisto dei soci e consumatori inerenti a questa bevanda imprescindibile per gli italiani, dall’osservatorio dei suoi 350 negozi ubicati da Trieste a Lecce, lungo la via Emilia scendendo e la dorsale adriatica, e EasyCoop, il servizio di spesa online offerto dalla Cooperativa.
Italiani e caffè: qualche dato
“Io, per esempio, a tutto rinunzierei tranne a questa tazzina di caffè, presa tranquillamente qua, fuori al balcone…” recitava Eduardo De Filippo in un celeberrimo monologo. Ed è questo quello che emerge dall’indagine realizzata da AstraRicerche nell’estate 2025 che fotografa consumi e preferenze degli italiani in fatto di caffè. Dalla ricerca emerge che la quasi totalità degli italiani 18-65 anni (98,6%) consuma caffè almeno occasionalmente, e oltre 7 italiani su 10 (71,3%) bevono caffè tutti i giorni, più volte al giorno. Per ben il 91% degli intervistati la giornata “inizia sul serio” solo dopo la prima tazzina di caffè.
“Il consumo di massa di caffè in Italia è relativamente recente e probabilmente dovuto in gran parte a ragioni economiche. Prima degli anni ’60 del secolo scorso, in Italia, il caffè era considerato un bene di lusso e tassato come tale”. – dichiara la Professoressa Antonella Campanini, Direttrice del Master in Storia e cultura dell’alimentazione dell’Alma Mater di Bologna – “Le cose iniziarono a cambiare quando l’istituzione del Mercato Comune Europeo permise una discesa dei dazi e, al tempo stesso, si realizzò un aumento del reddito che coinvolse diverse categorie di lavoratori”.
Intensità e gusto: l’ABC del caffè
Il caffè non è tutto uguale: la varietà arabica è apprezzata per il gusto più morbido e dolce, con note che spaziano dal cioccolato al caramello, fino alla frutta secca e fresca, e un contenuto di caffeina intorno all’1,5%. La robusta, invece, ha un carattere più intenso e amaro, con sentori di cioccolato fondente, spezie e legno, e un contenuto di caffeina più che doppio (circa 3,2%). A queste differenze si aggiunge la scala dell’intensità, che classifica il caffè da 1 a 12 in base a corpo e ricchezza aromatica: dai profili più leggeri e delicati (1–4) a quelli equilibrati (5–7), fino ai caffè dal corpo pieno e dagli aromi intensi (8–12).
Gli highlights del 2024 rilevati da Coop Alleanza 3.0 e la fotografia di EasyCoop
Nei negozi della Cooperativa, nel 2024 sono stati acquistati articoli inerenti al caffè per oltre 11 milioni di pezzi, in leggera crescita rispetto al 2023. L’amore degli italiani per il caffè ha portato a sviluppare un giro d’affare di oltre 54,5 milioni di euro, nei negozi della Cooperativa.
Nel 2024 i clienti che hanno fatto ordini su EasyCoop, il servizio di spesa online offerto dalla Cooperativa, hanno comprato prevalentemente capsule. L’articolo con il 49% sul venduto complessivo si conferma al primo posto tra le preferenze di acquisto. A seguire troviamo il macinato per moka con il 30%; più distaccati il caffè in grani (8%), il macinato espresso (7%), il caffè solubile e le cialde rispettivamente con il 4% e il 3%. Non sfigura il prodotto a marchio Coop che cuba il 32% del venduto complessivo, con un importante picco del 40% sul segmento del macinato per moka. Rispetto al 2023 tutti i segmenti del caffè hanno registrato un incremento, tra cui il +15% del caffè in grani e il +6% del macinato espresso, mentre è rimasta sostanzialmente stabile la preferenza per il macinato per moka.
Agli italiani piace il macinato moka e il caffè in capsule
Con 4,7 milioni di pezzi venduti è il macinato per moka il preferito dagli italiani; all’interno di questa categoria il prodotto a marchio Coop conferma la fiducia dei soci e dei consumatori con 1,8 milioni di pezzi venduti. Gli italiani hanno riempito i filtri delle loro moka prevalentemente con la selezione miscela come dimostrano i 3,1 milioni di pezzi venduti, di cui un milione a marchio Coop. Tra le preferenze per il macinato per moka segue poi l’arabica con un milione di pezzi venduti di cui oltre metà a marchio Coop. Con oltre 532mila articoli acquistati al terzo posto tra i macinati per moka si piazza il decaffeinato. Anche in questo segmento il prodotto Coop non sfigura con 258mila pezzi finiti nelle caffettiere degli italiani.
Il caffè che fuma dalla tazzina può anche essere in capsule. Infatti, dopo il macinato per moka è proprio il caffè in capsule con 4,3 milioni di pezzi venduti il preferito dagli italiani. Il prodotto a marchio Coop riesce a confrontarsi positivamente con brand molto noti del settore, con 1,9 milioni di confezioni di capsule finite nel carrello degli italiani. Sul podio dei caffè in capsule preferiti da soci e consumatori ci sono al primo posto le capsule Coop “Gusto intenso” con oltre 291mila preferenze, al secondo le capsule caffè-ginseng di un marchio storico del settore con più di 240mila pezzi, mentre il terzo gradino del podio va alle capsule del caffè gusto nocciola di un noto marchio italiano con quasi 230mila pezzi.
Dalla fotografia della Cooperativa è risultato che dopo macinato per moka e capsule, la tipologia di caffè più venduta è il macinato espresso con 700mila pezzi, da utilizzare nelle macchine da espresso tradizionali (quelle con portafiltro, a sistema “aperto”). Abbastanza distaccati si collocano il caffè in cialde, pensato per le macchine che funzionano con il sistema cialda E.S.E. (Easy Serving Espresso), con 497mila pezzi venduti, il caffè solubile con 409mila articoli acquistati, di cui oltre 200mila a marchio Coop, e quello in grani con 383mila articoli finiti nei carrelli dei consumatori.
Piccola curiosità sui gusti che cambiano, anche in tema di caffè. In queste tipologie si registrano incrementi sull’anno precedente in termini di pezzi venduti: +15% nel caso del caffè in grani, che diventa +13% per le cialde, e +2,3% per il caffè solubile.
Per preparare il caffè, gli italiani preferiscono la moka
La moka sul fuoco è una delle immagini che richiama la quotidianità, il calore domestico, e l’intimità della vita nelle case. Ma come è diventata di così largo uso, al punto di evolversi in un simbolo?
Risponde la Professoressa Antonella Campanini “La moka è una fortunata invenzione di una famosa ditta che, a partire dal 1933, ha iniziato a diffondersi sostituendo gradualmente la “napoletana” utilizzata sino ad allora”. La docente prosegue “È solo negli anni ’50 del secolo scorso, grazie a un’intensa campagna pubblicitaria e a Carosello, che raggiunge l’intera Penisola. Si pubblicizza soprattutto la sua possibilità di realizzare un espresso migliore di quello del bar. In realtà non è possibile ottenere la crema, come al bar, ma è vero che, rispetto alla “napoletana”, l’aroma e il corpo del caffè risultano superiori”.
Nel 2024 sono oltre 71mila le moka finite nei carrelli, e successivamente sui fornelli, degli italiani, di cui oltre 34 mila a marchio Coop. Gli italiani inoltre preferiscono quelle in alluminio: sul totale delle moka vendute più di 43mila sono fatte in questo materiale, mentre le restanti 28mila sono inox.
La fotografia di Coop Alleanza racconta che dopo la moka, al secondo posto per preparare il caffè gli italiani preferiscono, con oltre 6.200 articoli venduti, le macchine “sistema espresso chiuso”, ovvero le macchine da caffè per capsule, di cui più di 2.500 a marchio Coop. Sul terzo gradino del podio le macchine “sistema espresso aperto”, quelle dotate di bracci grazie a cui utilizzare le cialde, con 2.200 preferenze. La più amata è quella prodotta da un noto brand italiano di articoli per la cucina. Empiricamente si nota come le macchine per il caffè filtro, il cosiddetto caffè “all’americana”, vendute nel 2024 non arrivino a 300 pezzi, segno di una tipologia di bevanda che nel nostro Paese è ben lungi dall’affermarsi su vasta scala.