La storia di Federico Aldrovandi diventerà un film. Ad annunciarlo è stato, il 25 settembre, a vent’anni esatti dalla sua morte, Stefano Muroni, attore e produttore cinematografico. Muroni, che già in passato si è occupato di vicende legate al territorio (“Oltre la bufera”, dedicato a don Minzoni e “Il soldato senza nome”, sui primi studi effettuati a Ferrara sullo stress post traumatico nei militari tornati dal fronte), è ora pronto a misurarsi con una storia che ha segnato profondamente Ferrara.
“L’anno prossimo, dopo due anni di lavoro silenzioso e riservato passato accanto alla famiglia Aldrovandi, Controluce Produzione, la società cinematografica fondata da me e Valeria Luzi, realizzerà il film su Federico Aldrovandi e su una famiglia che ha sempre lottato, con coraggio e onestà, per cercare la verità sulla morte del proprio figlio. La regia sarà dell’esordiente nonché talentuoso Manuel Benati, che ha anche scritto, assieme a me e a Valeria, la sceneggiatura”, ha scritto Muroni sui social.
Benati si è diplomato alla Blow-up Academy, scuola di cinema di Ferrara. Poi l’attore e produttore, fondatore della filiera creativa Ferrara La Città del Cinema, ha aggiunto: “Per anni ho chiesto alla mamma, Patrizia Moretti, spero sempre con delicatezza e rispetto, di poter raccontare la loro storia, ma non era il momento. Due anni fa ci siamo incontrati di nuovo, ci siamo guardati negli occhi, e abbiamo capito, sentito che il tempo era maturo per tentare. Più volte Valeria mi ha detto che ha scritto parti della sceneggiatura sentendo accanto Federico. Ho visto più volte piangere Valeria mentre da sola scriveva. “Poteva essere nostro figlio”, mi ha sempre detto”.
Presto per parlare di riprese, set e protagonisti ma quel che è certo è che il film verrà girato nel 2026. Muroni ha concluso il suo intervento sui social con un’affermazione che suona come una promessa: ““Cercheremo di dare tutta la nostra vita per questo film. Tutta la nostra vita”.
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