Attualità
26 Settembre 2025
Il direttore Amedeo Spagnoletto interviene a margine dell'articolo sui dossier di Israele

“Il Meis è un patrimonio del Paese”

Amedeo Spagnoletto
di Redazione | 2 min

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“Il Meis non è un “asset israeliano”, bensì di un patrimonio del Paese”. Il direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, Amedeo Spagnoletto, interviene per precisare quanto pertiene alla struttura di Via Piangipane.

Nell’articolo di Estense.com dal titolo “Israele controlla i ProPal. Anche Ferrara nel dossier”, viene scritto che “il dossier non fornisce una formula matematica precisa con la quale sarebbe stato assegnato a ciascuna città il livello di rischio, che per Ferrara risulta essere ‘low’, basso. Probabilmente, è stata eseguita una valutazione qualitativa che ha tenuto conto di diversi fattori: prossimità a beni o asset israeliani (come il Meis), esposizione online, engagement sui social, tipologia e posizione della manifestazione e precedenti storici di tensioni o scontri particolari in città”.

“L’articolo – puntualizza Spagnoletto – ipotizza che l’attenzione rivolta a Ferrara potrebbe derivare dalla presenza del Meis definito «un bene o asset israeliano»”.

Al proposito il direttore ricorda che il Meis “è stato fondato con una legge dello Stato italiano (tra l’altro con al firma degli allora parlamentari ferraresi Vittorio Sgarbi e Dario Franceschini, ndr); dunque, non si tratta di un ‘asset israeliano’, bensì di un patrimonio del Paese, ideato, costruito, sostenuto da istituzioni italiane come il Ministero della Cultura, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Ferrara e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane”.

“In un periodo critico come quello che stiamo vivendo – conclude Spagnoletto -, credo sia fondamentale non favorire confusioni, ma al contrario prestare attenzione alla correttezza delle notizie e dei termini. Il rischio è quello di contribuire a distorsioni su un tema delicato con conseguenze che, purtroppo, sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti”.

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