Salute
25 Settembre 2025
Una giornata speciale dedicata ai pazienti più giovani e a quelli che stanno svolgendo un percorso riabilitativo, per stimolare gioia, inclusione e il superamento dei limiti personali

La Go-Kart terapia arriva all’ospedale di Cona

di Redazione | 7 min

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Giovedì 25 settembre, l’ospedale di Cona ha aperto le sue porte a un’iniziativa unica: “Un Giro di Emozioni – Open Day Go-Kart Terapia”. Dalle 09 alle 12:30, presso l’Ingresso 4, bambini ricoverati nel reparto pediatrico, così come pazienti della riabilitazione San Giorgio, hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza ludica e stimolante a bordo di go-kart biposto elettrici e adattati. Questo evento, realizzato grazie alla sinergia tra diverse associazioni e con il patrocinio delle Aziende Sanitarie Ferraresi e del Comune di Ferrara, mira a offrire momenti di svago e a promuovere i benefici della Go-Kart Terapia come strumento per il benessere psicofisico e l’inclusione sociale.

“Un Giro di Emozioni” è un progetto frutto della collaborazione tra XBike2.0 Circuit ASD Ferrara, Wheelchair Karting ASD di Niko Tremolada, il Comitato Ferrarese Area Disabili e l’Associazione Giulia ODV. L’obiettivo primario è offrire ai partecipanti un’esperienza che vada oltre la routine ospedaliera, stimolando emozioni positive, contribuendo a superare i limiti personali e favorendo un prezioso momento di socializzazione e inclusione. La Go-Kart Terapia è riconosciuta per la sua capacità di potenziare le abilità psicomotorie, emotive e relazionali, il tutto in un contesto protetto e professionale.

Per garantire la massima sicurezza e la corretta esecuzione delle attività, l’intero evento sarà gestito dall’Associazione “Wheelchair Karting ASD”, proprietaria delle attrezzature appositamente progettate e modificate per l’uso da parte di persone con disabilità. Saranno a disposizione diversi tipi di go-kart, inclusi modelli con comandi a mano e biposto, e un sollevatore per facilitare l’accesso. Il personale specializzato e i volontari assisteranno i partecipanti in ogni fase dell’esperienza, dalla preparazione alla guida.

Il percorso si snoda all’interno di un’area sicura presso l’Ingresso 4 dell’Ospedale di Cona. Quest’area è stata definita in accordo con il Mobility Manager, l’ufficio tecnico dell’azienda e i reparti di pediatria e riabilitazione. Verrà allestito un circuito provvisorio, specificamente per la dimostrazione e brevi prove.

“L’idea dell’Associazione Wheelchair Karting – mette in evidenza Luigi Tremolada, il Presidente – nasce dall’incidente di Nicolò Tremolada, che è anche il fondatore del sodalizio. Nico ha subito un incidente grave: mentre andava al lavoro, una signora che non aveva rispettato lo stop lo ha centrato in pieno. È rimasto un anno in ospedale, sottoposto a interventi e riabilitazione. Dopo aver provato vari sport è salito su un kart e ha scoperto il suo “motore”, realizzando di poter “competere con le persone normali”. Dopo essere arrivato secondo ad un campionato nazionale, ha voluto creare un’associazione dedicata ai ragazzi che, come Nico, hanno avuto varie sfortune nella vita: tutto è partito dal suo progetto. Nonostante l’inizio coinciso con il Covid, nel primo anno l’associazione è riuscita a portare 140 ragazzi sui car. Negli anni successivi, grazie ai social e alla pubblicità, i numeri sono cresciuti notevolmente: da 140 sono passati a 1400 il secondo anno, poi a 3000 e 4000, superando i 5000 ragazzi nell’ultimo anno, coinvolti in iniziative come questa di Ferrara. Svolgiamo la nostra attività su piazze, parcheggi, in pista e negli aeroporti, andando ovunque veniamo chiamati. Laroviamo anche presso basi militari. Quando un ragazzo non può uscire, andiamo noi da lui: utilizziamo kart elettrici che permettono di muoverci anche nelle corsie degli ospedali. In tutti questi anni – prosegue Tremolada – l’associazione non ha mai detto di no a nessuno. Non ci sono limiti di peso, grazie all’utilizzo di sollevatori. L’utenza è estremamente varia, servendo ragazzi anche non vedenti: queste persone possono guidare perché i car sono dotati di comandi che permettono di dare le direttive. I pazienti seguiti spaziano dalla più piccolina che aveva 40 giorni fino a una signora centenaria festeggiata in un ricovero. I ragazzi sono assicurati con cinture, le gambe vengono bloccate e, in certi casi, anche le braccia e le mani. L’obiettivo è far provare l’emozione di poter guidare (non sono solamente passeggeri). La situazione è sempre sotto controllo del pilota. Per garantire l’accesso a tutti, l’associazione dispone di diversi tipi di kart adattati: mezzi per persone che hanno perso l’uso delle gambe, tetraplegici, ecc. Abbiamo anche un kart che funziona con il movimento della testa, pensato per ragazzi senza l’uso di gambe e braccia, permettendo anche a queste persone di provare l’ebbrezza della guida. Abbiamo anche un mezzo kart con sedile rialzato e ben ammortizzato, destinato a persone “molto molto particolari”. Questo kart viene usato, ad esempio, dal papà o dalla mamma che sale con un braccio e il bambino piccolo”.

“Questa bella iniziativa – sottolinea il dott. Roberto Bentivegna, Direttore Sanitario delle Aziende Sanitarie ferraresi – riflette l’impegno delle Aziende Sanitarie ferraresi a sostenere progetti che promuovano un approccio integrato e olistico alla cura. E per questo dico grazie alle Istituzioni e alle Associazioni che hanno reso possibile questo evento. Vediamo nella Go-Kart Terapia uno strumento di valore per il benessere psicofisico e l’inclusione sociale dei nostri pazienti. Questa giornata speciale offre ai bambini ricoverati e alle persone che stanno seguendo un percorso riabilitativo l’occasione di vivere un’esperienza stimolante che va oltre la routine ospedaliera. È importante offrire opportunità che stimolino la gioia, la fiducia in sé stessi e contribuiscano a superare i limiti personali, elementi fondamentali per il recupero e per aumentare la dimensione partecipativa nel progetto di salute di ognuno”.

“Siamo orgogliosi di ospitare un’iniziativa così ricca di valore umano e terapeutico”, mette in evidenza la prof.ssa Agnese Suppiej, Direttrice della Pediatria dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara. “Portare la Go-Kart Terapia all’interno dell’Arcispedale Sant’Anna significa riconoscere l’importanza di un approccio olistico alla cura, dove il benessere psicologico ed emotivo dei pazienti è tanto fondamentale quanto quello fisico. Desideriamo che questa giornata sia un momento di gioia indimenticabile e un impulso positivo per il percorso di recupero di ciascuno.”

“Poter sperimentare l’attività di Go-Kart terapia per le persone accolte in riabilitazione è certamente una grande opportunità– sottolineano la Direttrice dell’Unità Operativa Gravi Cerebrolesioni, dott.ssa Susanna Lavezzi e la Direttrice della Medicina Riabilitativa, dott.ssa Antonella Bergonzoni. Questa attività dà occasione di sentirsi liberi, capaci, inclusi e di divertirsi. È uno strumento per stimolare la fiducia in sé stessi e le relazioni, elementi cruciali non solo nel percorso di recupero ma per aumentare la dimensione partecipativa delle persone che è fondamentale nel progetto di salute di ognuno. Suscitare motivazione, piacere ed entusiasmo nei pazienti sarà una grande ricompensa per tutti”.

“Siamo felici di partecipare a “Un Giro di Emozioni”, – dichiara Michele Grassi, Presidente Associazione Giulia Odv – un progetto che unisce sport, inclusione e solidarietà. Crediamo profondamente nel valore di iniziative che sappiano regalare momenti di gioia e leggerezza ai bambini e ai ragazzi che affrontano percorsi di cura complessi, oncologici e/o con disabilità. Grazie alla collaborazione tra associazioni, istituzioni e volontari, questa esperienza di Go-Kart Terapia diventa un’opportunità speciale per promuovere benessere, socializzazione e fiducia nelle proprie capacità, oltre la quotidianità ospedaliera”.

“AVIS, da sempre impegnata nel promuovere non solo la donazione del sangue e del plasma, ma anche iniziative di inclusione sociale e di sostegno della salute – commenta il prof. Gabriele Anania, Presidente Provinciale Avis – è orgogliosa di supportare questo progetto, che rappresenta un forte messaggio di solidarietà e valorizza lo sport come strumento di benessere fisico e relazionale. Il sostegno si inserisce nel più ampio impegno dell’Associazione, già concretizzato con il supporto alla realizzazione del Percorso Sensoriale, all’interno del Giardino dei Donatori, dedicato al Centro di Riabilitazione San Giorgio. Un’iniziativa che unisce attenzione alla salute, cura del territorio, aiuto per le persone fragili e promozione di una cultura della donazione sempre più inclusiva”.

“Questo evento – mettono in evidenza Moira Di Giulio, Presidente di XBikes 2.0 Circuit ASD e Claudio Mari, Presidente del Comitato Ferrarese Area Disabilità – rappresenta il cuore della nostra missione. Come Xbikes 2.0 Circuit e Comitato Ferrarese Area Disabili crediamo fermamente nel potere dello sport e del gioco per abbattere le barriere e promuovere l’inclusione. ‘Un Giro di Emozioni’ non è solo un evento, ma un messaggio: la passione e l’entusiasmo possono trasformare le sfide in opportunità. Vedere i sorrisi sui volti dei partecipanti sarà la nostra più grande ricompensa. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che, con il loro impegno, hanno contribuito a fare di questo sogno una realtà”.

“L’iniziativa di oggi, a cui come Comune abbiamo aderito con grande convinzione, mette al centro il benessere e le emozioni delle persone – dichiara l’assessore comunale alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti -. L’esperienza di oggi porta a stimolare nei partecipanti autonomia e fiducia in sé stessi. Questa diventa anche una fondamentale occasione per dimostrare come la cura non sia solo seguire un protocollo clinico, ma soprattutto sia connettersi alla dimensione umana ed emozionale delle persone. Tra l’altro questa iniziativa si cala nello spirito della legge, approvata all’inizio di quest’anno, che riconosce la “Mototerapia” come terapia complementare. Un atto volto a promuovere il benessere psico-fisico e l’inclusione sociale di bambini, ragazzi e adulti con disabilità. Ed è proprio quello a cui oggi assistiamo”.

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