Ad Ariano Ferrarese una via è intitolata a Laerte Bonaccorsi, fucilato dai fascisti il 14 febbraio 1945. E pure Jolanda di Savoia ha intitolato un vicolo allo stesso partigiano.
Ma chi era in realtà Laerte Bonaccorsi?
Grazie alle scrupolose ricerche di Davide Guarnieri (https://www.
arruolò nel CREM (Corpo Reali Equipaggi Marittimi) . Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 venne trasportato con tutti i compagni in Germania dove si arruolò nelle SS Italiane. Rientrato in Italia il 24 giugno del 1944 con il Battaglione Pionieri delle medesime SS, rimase ferito nel mese di luglio in un combattimento contro i partigiani. Fu poi ricoverato per una trentina di giorni
all’ospedale di Pinerolo e quindi rimandato a casa per un mese in licenza di convalescenza.
Ritornato a Jolanda di Savoia (dove la famiglia era sfollata) , Laerte scoprì che il padre Ottorino svolgeva attività antifascista. Forse convinto dal genitore, alla scadenza della licenza non si presentò al reparto delle SS in cui militava. Iniziò così la sua attività partigiana nel settore di Serravalle, comandato da Olao Pivari.
Onore a Laerte Bonaccorsi, martire della libertà. Mi pongo tuttavia una domanda : se fosse caduto combattendo contro i partigiani mentre indossava la divisa delle SS italiane, come lo ricorderemmo oggi?
Di sicuro non gli avrebbero intitolato una via. E neppure un modesto vicolo, come ha fatto il comune jolandino.
Riflettiamo dunque prima di emettere giudizi sulle scelte individuali compiute da tanti giovani in un periodo nel quale la confusione era grande e di certo non era semplice, per molti, riuscire a capire quale fosse la strada giusta da seguire.
Mauro Marchetti