Dalla meridiana settecentesca alle installazioni multisensoriali, dai capolavori di Caravaggio alle tecnologie per la conservazione dell’arte e dei beni culturali, passando per la fisica e l’architettura.
La luce è protagonista assoluta di Ferrara delle Scienze 2025, il progetto di Public Engagement dei Dipartimenti di Architettura e Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, nato per rendere la scienza un’esperienza condivisa, accessibile e coinvolgente.
Dopo il successo della prima edizione, Ferrara delle Scienze torna a essere laboratorio di conoscenza, inclusione, innovazione e accessibilità con un nuovo tema, la luce, indagato in tutte le sue dimensioni: come fenomeno fisico da osservare e misurare, come strumento espressivo nell’arte e nella musica, come elemento essenziale nella progettazione architettonica, ma anche come metafora di conoscenza, scoperta e inclusione.
In programma, eventi tra Ferrara e Bologna, video divulgativi, exhibit, incontri con esperti, concerti e mostre. Con un obiettivo chiaro: riportare la scienza al centro del dibattito pubblico, costruendo ponti tra sapere accademico e società civile.
Il progetto prende il via venerdì 26 settembre alle ore 18 nel Cortile del Castello Estense di Ferrara, in occasione della Notte dei Ricercatori. Saranno presentati il progetto e tutte le iniziative in programma e sarà anche possibile sperimentare dal vivo uno speciale dispositivo multisensoriale che permetterà a tutte/i e, in particolare alle persone con deficit visivi, di percepire la luce con sensi diversi dalla vista.
Domenica 5 ottobre alle ore 16 ci si sposta a Bologna, all’Istituto Ortopedico Rizzoli, (via Giulio Cesare Pupilli, 1), ospitato nell’antico monastero di San Michele in Bosco. In occasione della Giornata Nazionale degli Ospedali Storici, sarà possibile visitare la meridiana a foro gnomonico progettata a fine Settecento da Ferdinando Messia de Prado. Nel corso dell’evento sono previsti approfondimenti su differenti aspetti storici, artistici e scientifici in riferimento al complesso, alla meridiana e al suo autore, con la presentazione di un video divulgativo inclusivo, in doppia lingua italiano-inglese con sottotitoli, realizzato dall’Università di Ferrara, in cui sono ricostruiti la storia e il funzionamento della meridiana storica a foro gnomonico ospitata dall’ex monastero di San Michele in Bosco.
Terzo appuntamento, lunedì 6 ottobre alle ore 17 nella Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea di Ferrara, (via delle Scienze, 17), con l’inaugurazione ufficiale del ciclo “Ferrara delle Scienze: la Luce. Percepire, comprendere e comunicare attraverso la multisensorialità”. Dopo i saluti istituzionali, sarà proiettato il video divulgativo.
Mercoledì 22 ottobre alle ore 17.30 nella Sala della Musica della Chiesa di San Paolo di Ferrara, (via Boccaleone, 19), la luce entra nel mondo della pittura e dell’arte con l’evento d’eccezione “Caravaggio tra luce e tempo”. Francesca Cappelletti, storica dell’arte, docente del Dipartimento di Studi Umanistici di Unife e Direttrice della Galleria Borghese di Roma, guiderà il pubblico in un viaggio nell’opera di Caravaggio, illustrando i molteplici aspetti legati ai temi della luce e del tempo nell’immortale pittura del grande artista seicentesco.
L’appuntamento successivo sarà mercoledì 5 novembre alle ore 17.30 con un suggestivo viaggio nella storia della musica alla scoperta di brani e di compositori che hanno variamente toccato il tema della luce. Il Ridotto del Teatro Comunale (corso Martiri della Libertà, 5), ospiterà, infatti, un concerto curato dal Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.
“La luce: un alleato per la conoscenza e la conservazione dei beni culturali” sarà il tema al centro dell’incontro in programma mercoledì 19 novembre alle ore 17.30, nella Sala della Musica della Chiesa di San Paolo di Ferrara. Si parlerà di come la tecnologia possa aiutare a tutelare le opere d’arte e a esplorarne i segreti più reconditi. I ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Cristiano Riminesi e Rachele Manganelli Del Fà, spiegheranno il funzionamento delle più moderne e affascinanti tecnologie nel settore della tutela e della conservazione dei beni culturali.
Mercoledì 3 dicembre alle ore 17.30 sempre nella Sala della Musica, si terrà il dialogo interdisciplinare “Fisica e Architettura della luce”, che vedrà confrontarsi tra due punti di vista differenti ma complementari, il fisico Paolo Lenisa e l’architetta Manuela Incerti. La luce sarà al centro di una riflessione che unisce fisica e architettura. Dal punto di vista della fisica, verranno messi in evidenza i principi fondamentali che ne regolano il comportamento e le modalità con cui può essere osservata e interpretata. Dal lato dell’architettura, la luce sarà raccontata come elemento che da sempre accompagna l’uomo: dalla misura del tempo nelle architetture storiche, fino agli usi contemporanei, dove il suo incontro con le superfici trasforma spazi e atmosfere. Un percorso che si intreccia anche con l’arte, attraverso esperienze come quelle di James Turrell e Kristin Jones, in cui la luce diventa materia viva di progetto e di percezione.
A chiudere il progetto mercoledì 10 dicembre a Palazzo Turchi di Bagno, (Corso Ercole I d’Este, 32), sarà l’inaugurazione della mostra “Lumen: strumenti e storie”, che offrirà al pubblico l’occasione per conoscere da vicino gli strumenti della Collezione Instrumentaria delle Scienze Fisiche, con particolare riferimento ai dispositivi dedicati allo studio dei fenomeni luminosi.
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