Si è conclusa domenica 21 settembre con la
Camminata per l’Alzheimer – Tutti insieme sulle mura, promossa dall’associazione Ama, la seconda edizione del Cidas Silver Festival, ideato dalla Cooperativa Sociale Cidas.
Con circa 1000 partecipanti, oltre 20 relatori, tre giornate di convegni, workshop e incontri letterari e una settimana di eventi collaterali promossi insieme alle associazioni locali, il Festival ha confermato la sua capacità di creare confronto e comunità attorno ai temi dell’invecchiamento attivo e dei ruoli di cura.
Il Silver Festival si sta affermando come punto di riferimento per affrontare in modo serio e multidisciplinare il tema dell’invecchiamento. “Siamo orgogliosi che questa seconda edizione abbia visto una partecipazione così ampia – dichiara Milena Maltoni responsabile Settore Anziani di Cidas – perché dimostra quanto sia sentita l’esigenza di spazi di confronto, cultura e relazione che mettano al centro la persona in tutte le fasi della vita”.
Il titolo di quest’anno, Il tempo che abito: benessere, identità e cura in ogni stagione della vita, ha sintetizzato i filoni principali della programmazione: la valorizzazione di una cultura della cura più consapevole e inclusiva, l’attenzione al benessere in tutte le fasi dell’esistenza e il riconoscimento del ruolo degli assistenti di persone con fragilità.
Tre i convegni: ArgillaMente, sul potere terapeutico della ceramica e sui disturbi neurocognitivi nell’area ferrarese; La scienza del vivere bene: dalla medicina agli spazi di cura, con ospiti di rilievo come il professor Marco Trabucchi, la dottoressa Viola Zulian e l’architetto Monica Botta; e Le Frequenze del Benessere, dedicato a un progetto innovativo per caregiver e servizi del territorio.
Grande interesse anche per i workshop tematici rivolti ai professionisti sociosanitari e educativi, per il reading teatrale di Giulio Costa in collaborazione con Teatro Ferrara Ooff e per le quattro presentazioni di libri, culminate nell’intervento di Erri De Luca, presso il cinema Apollo, con L’età sperimentale, che ha intrattenuto il numeroso pubblico presente in sala con ironia e schiettezza, tra memoria, disamine del presente e futuri prossimi.
Completavano il programma due mostre, ArgillaMente con i lavori del Caffè della Memoria di Portomaggiore e Tracce di Vita a cura di A.L.I.Ce Ferrara, oltre alle numerose iniziative proposte dalle associazioni del territorio.