di Andrea Pieroni
Ferrara e provincia si distinguono ancora una volta per l’impegno civico e solidale della sua comunità, grazie a una nuova iniziativa che unisce sport, comunità e cultura della donazione.
È stato presentato in municipio il progetto “Si fischia, si gioca, si dona!”, promosso dall’Avis provinciale e comunale di Ferrara, assieme alla sezione locale dell’Associazione Italiana Arbitri (Aia).
“L’obiettivo è semplice ma di grande impatto – esordisce Francesco Carità, assessore allo sport del Comune Di Ferrara -: sensibilizzare i cittadini appassionati di sport sull’importanza di donare sangue e plasma. Attraverso questa iniziativa, si mira a diffondere una cultura della solidarietà, e uno stile di vita sano, sottolineando come un gesto quotidiano possono fare la differenza nel salvare vite umane”.
“L’Aia di Ferrara ha accolto con entusiasmo la proposta di Avis – prosegue Giampaolo Droghetti, presidente Aia Ferrara -, oltre a promuovere lo sport, noi arbitri sosteniamo uno stile di vita sano, che consideriamo fondamentale soprattutto per chi volesse donare. Gli arbitri sono protagonisti silenziosi e imprescindibili del gioco, si mettono così in prima linea per diventare ambasciatori della causa, promuovendo nei campi di calcio e nelle sedi tecniche il messaggio di solidarietà e di responsabilità civile. La maggior parte dei nostri giovani arbitri sono anche donatori, perché crediamo che donare il sangue sia un gesto di grande importanza”.
“Nei prossimi mesi in alcuni centri Avis – va avanti Droghetti – si terranno incontri dedicati agli iscritti e ai giovani interessati all’arbitraggio. L’obiettivo è informare sul bisogno continuo di sangue e plasma, e coinvolgere attivamente i giovani sia come donatori che come futuri arbitri federali. È un’opportunità di formazione e sensibilizzazione, volta a trasmettere valori di solidarietà attraverso lo sport e l’attività civica”.
Per rafforzare questa sinergia, sono stati acquistati 120 fischietti e taccuini personalizzati con il logo Avis, distribuiti agli arbitri che gareggiano sul territorio e che accompagneranno le partite delle categorie locali.
Questo simbolo, oltre a essere un richiamo visivo, mira a stimolare curiosità e confronto tra i giocatori e il pubblico, favorendo una cultura più aperta e partecipativa. Questi strumenti diventeranno non solo oggetti utili durante le partite, ma anche simboli di un impegno concreto, trasformando ogni fischio in un evento di sensibilizzazione.
Gabriele Anania, presidente provinciale Avis, conclude sottolineando come “ogni giorno in Italia servono circa 1100 trasfusioni per assistere pazienti con bisogni cronici e gravi emergenze. Donare sangue, quindi, è un gesto semplice ma vitale, che può fare la differenza nella vita di molte persone”.
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