Attualità
22 Settembre 2025
Il gruppo Insieme per Piazza Ariostea Libera: "Risposta vaga e priva di impegno concreto. Continueremo a chiedere un dialogo vero e trasparente"

Concerti in piazza Ariostea. “Delusi dalla Soprintendenza”

di Redazione | 3 min

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Vaga e priva di impegno concreto“. Così i membri del gruppo Insieme per Piazza Ariostea Libera hanno commentato la risposta fornita dalla Soprintendenza alle domande da loro avanzate circa le motivazioni hanno portato l’Ufficio, che fa capo al Ministero della Cultura, a concedere l’utilizzo della storica piazza rinascimentale per lo svolgimento del Ferrara Summer Festival.

La risposta formulata dalla Soprintendenza infatti, pur ribadendo l’attenzione dell’Ufficio alla Tutela dei Beni Culturali e il ruolo di collaborazione con gli altri enti pubblici nel controllo del territorio, secondo il gruppo, non ha fornito risposte puntuali alle richieste che – durante l’estate – erano state avanzate relativamente alla tutela di una delle principali piazze cittadine.

In particolare, il gruppo cittadino aveva chiesto di conoscere, i criteri con cui la Soprintendenza aveva rilasciato le autorizzazioni per l’utilizzo della piazza come luogo per eventi ad alto impatto ambientale e acustico.

A questo interrogativo principale si accompagnavano ulteriori riflessioni e domande: sono state effettuate valutazioni preventive e puntuali sulla compatibilità tra gli eventi organizzati e il valore storico, architettonico e paesaggistico del luogo? Sono state stimate e monitorate le conseguenze, dirette e indirette, sullo stato di conservazione della piazza, delle strutture e dei beni vincolati, tra cui la colonna monumentale dell’Ariosto, la chiesa delle Sacre Stimmate e i portici di Palazzo Rondinelli Ronchegalli?

E ancora, altri quesiti: in che modo viene contemperata l’esigenza di promozione turistica e culturale con il principio, sancito dalle normative nazionali e internazionali, della tutela del bene comune? Sono state esplorate alternative, individuando spazi diversi e più adeguati ad accogliere eventi di questa dimensione senza compromettere la fruibilità e l’integrità di un luogo così delicato e prezioso?

A tutte queste domande però, durante le scorse settimane, la comunicazione della Soprintendenza ha risposto solo in via generale, senza entrare nel merito dei singoli punti sollevati, lasciando di fatto inevasi i quesiti concreti posti dai cittadini.

Nella propria nota ufficiale, l’architetto Eugenia Valacchi, da poco nominata dirigente dell’Ufficio, ha spiegato che, “in linea con le finalità istituzionali di questo Ufficio, la Soprintendenza ha condotto una scrupolosa istruttoria al fine di verificare la rispondenza del progetto ai requisiti di tutela dei beni culturali che gravitano e insistono su piazza Ariostea”. E ha aggiunto che l’Ufficio si è pronunciato “nell’ottica di una fattiva collaborazione con gli altri enti pubblici nell’azione di presidio e controllo del territorio, al fine di favorirne la fruizione da parte di tutti i cittadini”, basandosi su quanto indicato nella documentazione tecnica allegata alla richiesta, e “sempre nei limiti imposti dell’esercizio della tutela”.

Valacchi ha infine ringraziato per “l’ulteriore spunto di riflessione su un tema, quello dell’uso dello spazio pubblico, che è di primaria importanza per questa Soprintendenza”, dichiarandosi disponibile a futuri e costruttivi confronti “sul merito”, nella convinzione che “il dialogo tra i diversi portatori d’interesse rechi risposte virtuose alle istanze di tutela e valorizzazione“.

La risposta fornita dall’Ufficio è stata commentata ieri pomeriggio (domenica 21 settembre) proprio in piazza Ariostea, con un pic nic libero organizzato dal gruppo che, nonostante tutto, continua a chiedere alle istituzioni di avviare “un dialogo vero e trasparente“. “Piazza Ariostea – hanno fatto sapere i rappresentanti – non è solo un palcoscenico per eventi, ma un bene comune da rispettare e tutelare, assieme alla quotidianità, alla salute e alla serenità della vita dei residenti“.

“Fino a ora, purtroppo, le istituzioni non hanno mai effettivamente risposto né preso in considerazione la nostra voce. Dalla nostra esperienza, dunque, la figura di un sindaco sempre presente tra i cittadini e disponibile, non può che risultare una mera narrazione” ha chiuso il gruppo, che – dopo “l’ampio sostegno” incassato con la petizione per Piazza Ariostea Libera – promette battaglia, forte di una rete di cittadini che è determinato “a difendere il patrimonio storico e la vivibilità della città“.

 

 

 

 

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