Venerdì 19 a Vigarano Mainarda, una nutrita maratona di eventi dedicati a Carlo Rambaldi, Maestro indiscusso degli effetti speciali, tre volte Premio Oscar.
A Vigarano Mainarda, piccolo borgo di nemmeno 8000 abitanti a pochi chilometri da Ferrara, cent’anni fa nasceva Carlo Rambaldi e l’Amministrazione Comunale ha voluto celebrare la memoria e l’eredità artistica dell’illustre concittadino, entrato nella leggenda della Settima Arte.
Venerdì mattina quasi 400 tra bambini e ragazzi, accompagnati dai docenti, hanno affollato la Piazza centrale del capoluogo per l’inaugurazione di “Largo Carlo Rambaldi”: una targa ed un monumento apposti giusto due giorni fa proprio al centro del paese.
“Vigarano Mainarda, culla dei sogni e scintilla dell’ispirazione di Carlo Rambaldi” afferma Primo Cittadino, Davide Bergamini “vuole rendere omaggio al Maestro anche con segni tangibili a ricordo e testimonianza di un infaticabile e geniale operato”.
A testimoniare l’orgoglio e la riconoscenza verso l’illustre concittadino, agli ingressi del territorio comunale, inoltre, nella settimana di questo importante compleanno sono stati installati i cartelli che indicano Vigarano quale patria natia del noto artista.
La solenne inaugurazione e lo svelamento dell’opera in acciaio a lui dedicata, in una piazza agghindata con i disegni e le opere dell’ingegno degli alunni di tutte le scuole del territorio, è stata accompagnata dalla presentazione dei finalisti del primo concorso letterario per ragazzi e ragazze “Cambiamo il finale di E.T.”
Una progettualità proposta a tutta la comunità scolastica dall’Amministrazione Comunale e realizzata durante l’Anno Scolastico 2024/25, un lavoro corale che parte dai bambini e dai ragazzi, dalla loro curiosità, dalla loro fantasia, dal loro entusiasmo.
Questi giovani hanno il privilegio di camminare lungo le strade dove Rambaldi ha mosso i primi passi, respirare la stessa aria, si addormentarsi sotto lo stesso cielo stellato. Con il Maestro condividono le origini, affondano le proprie radici in quella terra umida che ha ispirato Rambaldi, che ne ha alimentato ed esaltato il talento.
“L’identità di Carlo Rambaldi oggi appartiene alle giovani generazioni” continua l’Assessore alla Cultura Daniela Patroncini “figlie e nipoti di quell’uragano artistico che, con un diploma in Belle Arti e bauli di fantasia, partiva da Vigarano alla conquista del mondo: arte e meccanica, movimento e cuore per arrivare all’emozione”.
L’Amministrazione Comunale ha sentito dunque il dovere di far conoscere ai giovani ed ai giovanissimi il coraggio e l’intraprendenza di Carlo Rambaldi nel portare avanti i propri sogni.
Carlo Rambaldi era vigaranese. Come tutti i bambini e i ragazzini nella piazza di Vigarano ieri mattina. Nati e vissuti in un piccolo paese di campagna, questi giovani portano nel cuore un sogno soffocato da confini troppo stretti e con la paura di non riuscire a travalicarne il limite. Carlo Rambaldi rappresenta dunque un modello di vita, prima che un artista a tutto tondo cui ispirarsi.
La festa è poi continuata nel pomeriggio. Alle 18.00 la piazza si è nuovamente animata di altra arte, sempre nel nome di Rambaldi. In occasione del centenario, è partita la prima edizione del Premio Carlo Rambaldi alla creatività a cura di Theremin Impresa Sociale, ente che gestisce la Scuola Civica di Musica Vigarano. Un concorso che prevede tre sezioni: cortometraggi e video, opere pittoriche ed opere musicali originali.
“Non ci aspettavamo un tale riscontro” dichiara soddisfatto Giorgio Borgatti, Direttore della Scuola Civica di Musica Vigarano “siamo solo alla prima edizione ma abbiamo ricevuto opere davvero interessanti e sono certo che nel tempo questo concorso potrà crescere e arrivare in alto e magari potrebbe emergere un nuovo Rambaldi”.
Un prezioso lascito morale che Vigarano negli anni ha saputo coltivare.
“A Vigarano non mancano le occasioni per esprimersi attraverso l’arte” conclude il Vicesindaco Mauro Zanella “come amministratori e prima ancora come cittadini responsabili crediamo fermamente che la musica, il teatro, il cinema, le arti performative in genere siano un ottimo rimedio per occupare i giovani in attività sane e divertenti, tenendoli lontani da cattive abitudini e compagnie poco raccomandabili”.
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