Ferrara per la Palestina e Usb – Ferrara insieme nello sciopero generale del 22 settembre “con la Palestina nel cuore, contro ogni guerra e contro ogni occupazione”.
L’appuntamento lo danno alle 9.30 nel piazzale della Stazione “per fermare la macchina della guerra, per dire basta all’oppressione coloniale e per difendere il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e alla libertà”.
“Oggi diciamo basta – aggiunge Ferrara per la Palestina -: nessuna collaborazione con chi stermina le nostre sorelle e i nostri fratelli a Gaza. È il momento di fermarsi, di bloccare ogni attività”.
Entrambi “denunciano con sdegno il progetto di ‘soluzione finale’ che lo Stato d’Israele sta realizzando nei territori palestinesi occupati” mentre “i governi europei e l’intera comunità dell’Unione Europea si limitano al piano delle parole, sempre cautamente centellinate, mentre continuano a sostenere economicamente, militarmente e pertanto politicamente e ideologicamente Israele”.
“Questa guerra e questa complicità – sottolinea Usb – hanno effetti diretti anche qui: inflazione alle stelle; salari divorati e precarietà; tagli a sanità, istruzione e welfare; miliardi spesi in armamenti invece che nei servizi”.
Sostengono la Global Sumud Flotilla, che sta tentando “con coraggio di rompere l’assedio portando aiuti umanitari e solidarietà internazionale alla popolazione di Gaza: la loro lotta è anche la nostra”.
Ricordano che anche l’Onu ha confermato che Israele sta commettendo un genocidio e dicono “basta, è il momento di fermarsi, di bloccare ogni attività”.
“Studentesse, studenti, lavoratrici e lavoratori unite – concludono – in tutta Italia in una giornata di mobilitazione totale: fermiamo il paese per fermare la ‘soluzione finale’. Vogliamo che la verità venga raccontata in ogni aula, in ogni luogo di lavoro, in ogni spazio pubblico”.
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