Chiaramente non può essere l’unica e deve essere affiancata dalla scuola “primo vero strumento di emancipazione sociale” ma anche dalla difesa del lavoro. Per questo la segretario dem rilancia due proposte: “Approvare immediatamente una legge sul salario minimo perché sotto i 9 euro all’ora non è lavoro ma sfruttamento e ridurre il prezzo dell’energia slegandolo da quello del gas perché sta affossando imprese e artigiani”.
E anche per questo serve “un’Europa unita e federale che lasci da parte i nazionalismi”, un’Europa che possa affrontare le sfide ambientali ed economiche che le sono imposte e che possa porsi come polo alternativo all’America di Trump, alla Russia di Putin e alla Cina di Xi Jinping. Un’Europa oggi bloccata da Paesi come l’Italia che le “impediscono di prendere decisioni più nette su Israele”.
Così “Meloni tradisce la storia diplomatica del nostro Paese da sempre attento alla questione Palestinese e ai paesi del Mediterraneo”e lo fa, dice Schlein, “per subalternità a Trump, Netanyahu e Orban”. Anche per questo cita quelle che definisce “le cose più importanti, più identitarie per noi, noi che ci battiamo contro ogni ingiustizia in questo paese, ci battiamo anche contro ogni ingiustizia al di fuori di questo paese”. “Voglio dire ancora una volta – aggiunge – che bisogna fermare i crimini di Netanyahu a Gaza come in Cisgiordania”.
“Chiediamo – prosegue – a questo governo di riconoscere lo stato di Palestina perché anche i palestinesi hanno diritto, come gli israeliani, di esistere e a vivere in pace e sicurezza in uno stato loro, non di qualcun altro e non occupato illegalmente”. E infine chiede e “pretende protezione” per chi si è imbarcato sulla Sumud Flotillia tra cui anche i dem, Annalisa Corrado (eurodeputata) e Arturo Scotto (deputato).
A loro si aggiungono anche il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti e l’eurodeputata di Avs Benedetta Scuderi, membri di forze politiche alleate al Pd. “Abbiamo costruito – ricorda la segretaria – la stessa coalizione progressista in tutte le regioni al voto” e, si rivolge alla destra, “non vi faremo più il favore di dividerci”. “Noi – conclude – ci candidiamo a vincere le elezioni comunali a Ferrara come le politiche in Italia”.