“Fabbri non risponde e le poche volte che lo fa, lo fa mentre attacca sui social. Non argomenta. Manipola.” Fabio Anselmo risponde al sindaco di Ferrara dopo che sui social ha criticato l’interpellanza fatta dalla civica per cui è consigliere.
“Ancora una volta – scrive Anselmo -, Alan Fabbri mescola tutto nel solito frullatore in salsa leghista. Forte della sua macchina di propaganda, il sindaco leghista di Ferrara si è inventato una nuova narrazione: quella in cui noi della Civica Anselmo ‘pensiamo prima ai criminali che ai cittadini'”.
Accusa che l’avvocato e politico definisce “grave, falsa, indegna, e che non resterà senza conseguenze”.
La risposta arriva sui social e al post Anselmo allega una foto nella quale consiglia a Fabbri di provarci “un’altra volta” perché “in 40 anni di processi – dice l’avvocato – ho visto manipolazioni migliori delle tue”.
Il capogruppo in consiglio comunale spiga di non aver “mai chiesto di ‘eliminare il taser’ in dotazione alla Polizia Municipale (che ricordo non sono militari addestrati), come Fabbri insinua”.
Inisieme a Leonardo Fiorentini e Arianna Poli ha “chiesto trasparenza e prudenza, dopo numerosi casi gravi segnalati da Amnesty International, Antigone e dal Comitato contro la tortura dell’Onu”.
Nell’interpellanza è stato chiesto il numero dei taser in dotazione alla Polizia Locale, “quanti agenti sono stati effettivamente formati all’uso di uno strumento che può essere letale” e quante volte lo strumento è stato usato. A quest’ultima domanda il sindaco risponde precisando che non è mai stato usato. Nella gran parte della sua replica si sofferma però su una parte dell’interpellanza, quella in cui viene chiesta una sospensione precauzionale viste le numerosi morti che in questi ultimi mesi ha causato (5).
“Non basta – spiega Anselmo – mettere un’arma in mano a un agente. Bisogna sapere se è stato preparato a usarla. Per la sua sicurezza e per quella dei cittadini”.
Per il sindaco però “anche fare domande è un crimine”. E infatti secondo Anselmo Fabbri non risponde ma “cita episodi scollegati, mischia cronaca e propaganda, tira fuori articoli di 9 anni fa, e lancia l’ennesima accusa populista”. Così “nel 2025, se chiedi controlli su un’arma, sei complice dei criminali”.
Questa sarebbe “la logica che ci vuole imporre” e, si rammarica Anselmo, “purtroppo il meccanismo funziona”.
“Siamo già passati – spiega – per quelli che ‘non vogliono il taser’, mentre la nostra interpellanza è lì, pubblica, chiara, firmata da tre consiglieri”.
Il problema non sarebbe dunque il taser ma “un sindaco che preferisce alimentare indignazione piuttosto che rispondere nel merito”.
“Fabbri – attacca Anselmo – ci prende gusto a disinformare. A soffiare sul fuoco, per poi fingersi pompiere”.
“Io invece – conclude – mi rivolgo a chi ha ancora il coraggio di ragionare con spirito critico. A chi rifiuta di vivere in una narrazione tossica cucita addosso al nemico di turno. A chi crede che la sicurezza si costruisce con la verità, non con la paura. Non possiamo lasciare passare questa ennesima menzogna. Ferrara merita di più”.
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