Portomaggiore
19 Settembre 2025
Confindustria–Cisambiente visita la piantagione nata da un’intuizione di Marco Mercatelli: un esempio di innovazione sostenibile e di economia circolare

Ripapersico, il bambù gigante che guarda al futuro

di Redazione | 2 min

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Ripapersico. Nato circa 10 anni fa, grazie a una intuizione di Marco Mercatelli, il bambuseto di circa 6 ettari di Ripapersico è già passato per gli onori della cronaca nazionale per l’importanza dell’impianto che, di fatto, si può ritenere il capofila rispetto agli altri sorti nel frattempo in Italia.

Martedì 16 settembre, infatti, Confindustria – Cisambiente ha organizzato una visita all’interno del progetto Grand Tour Impianti finalizzato alla conoscenza di impianti di eccellenza in Italia per promuovere le buone pratiche nel settore del riciclo e del recupero delle risorse. L’obiettivo è creare una rete di istituzioni e imprese illustrando soluzioni innovative che conciliano sviluppo economico e sostenibilità ambientale attraverso esempi concreti di aziende associate.

L’azienda che attualmente gestisce la piantagione di bambù gigante, Forever Bambù, è proprietaria di altri 200 ettari in Italia e il suo amministratore delegato Mauro Lajo ha fatto da cicerone ai presenti durante la visita tra le canne.

Presenti tra le autorità locali il sindaco Dario Bernardi e l’assessore alle attività produttive e all’agricoltura Enrico Belletti.

Durante la sessione degli interventi Bernardi afferma: “E’ impressionante la varietà di utilizzi possibili di questa pianta: dalla bio-edilizia, ai tessuti naturali, fino all’oggettistica a basso impatto ambientale e grazie alla continua ricerca e sperimentazione si scoprono sempre nuove applicazioni. Il rinnovato interesse mostrato su questo progetto da istituzioni come Confindustria è un segnale di attenzione molto forte sulla necessità di approcciarsi alla rivoluzione ambientale con serietà e con metodi scientifici”.

Gli fa eco l’assessore Belletti: “Tra le varie proprietà del bambù gigante non bisogna dimenticare la notevole capacità di assorbimento di Co2 dall’atmosfera, circa 40 volte superiore rispetto ad un bosco di conifere. Nonostante da alcuni anni si stia parlando di attivare progetti volti all’incentivazione di pratiche di abbattimento di fonti inquinanti, attraverso i meccanismi di compensazione, i cosiddetti carbon credits, ancora non si è raggiunto appieno l’obiettivo. Sarebbe anche interessante ragionare su collaborazioni tra enti locali e privati per l’utilizzo di aree inutilizzate in prossimità di zone artigianali da riconvertire in piantagioni di bambù, con il duplice risultato di abbattere anche le isole di calore, che contribuiscono all’innalzamento delle temperature al suolo”.

Tra i relatori intervenuti all’iniziativa si segnalano anche Silvia Paparella, direttore generale di Remtech Expo, in questi giorni presente in Fiera a Ferrara, il delegato di zona di Confagricoltura Fabio Fortini a cui l’azienda è associata fin dalla sua costituzione e il prefetto di Ferrara Massimo Marchesiello, che ha presenziato con vivo interesse.

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