Economia e Lavoro
18 Settembre 2025
Fp Cgil e Cisl Fp Ferrara: "Inerzia inaccettabile, serve la mobilitazione delle famiglie per difendere dignità e assistenza"

Rsa Santa Chiara: “Personale allo stremo e degenti a rischio”

di Redazione | 2 min

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Personale allo stremo e degenti a rischio. I sindacati Fp Cgil Ferrara, rappresentata da Fabio Campagna, e Cisl Fp Ferrara, con Oriana Pelosi, lanciano un nuovo allarme sulla situazione interna della Rsa Santa Chiara-Casa di Cura Salus e sulle altre strutture del gruppo, la Cra Malacarne e il Crss.

Secondo i sindacati il quadro è ormai compromesso: “Personale ridotto all’osso, turni infiniti e soprattutto riposi che non vengono garantiti nella settimana, ma concessi solo quando l’organzzazione riesce”. Una condizione che, denunciano, “ata logorando fisicamente e psicologicamente i lavoratori e compromette la qualità dell’assistenza agli ospiti, persone fragili che meritano cure e dignità”.

La situazione sarebbe certificata dagli stessi ordini di servizio dell’azienda, che “attestano nero su bianco condizioni organizzative intollerabili e prive di rispetto per il personale”. A ciò si aggiunge l'”esodo di lavoratori a tempo indeterminato che rassegnano le dimissioni, stremati da condizioni ormai insostenibili”, un patrimonio di esperienza e professionalità che, sostengono i sindacati, “si perde giorno dopo giorno, senza che l’azienda faccia nulla per fermare questa fuga”.

Un altro nodo critico è la decisione aziendale di applicare nuovamente il contratto Anaste: “Un contratto che continua a prevedere condizioni peggiorative rispetto ad altri contratti del settore e che non riconosce in maniera adeguata il valore e i sacrifici del personale”.

Dopo “l’ennesima umiliazione” – il rifiuto di una premialità economica per i sacrifici dei mesi estivi – i sindacati hanno annunciato l’apertura dello stato di agitazione, già comunicato al prefetto: “Non ci fermeremo fino a quando non verranno date risposte concrete”.

L’appello finale è rivolto alle famiglie dei degenti: “È arrivato il momento di dire basta. Le conseguenze di questa gestione ricadono direttamente sui vostri cari: ogni turno scoperto, ogni lavoratore costretto allo stremo significa un’assistenza più fragile e meno sicura”. Una mobilitazione che, sottolineano, non riguarda solo le rivendicazioni dei lavoratori: “Non è solo una rivendicazione sindacale: è una battaglia di civiltà, per la tutela della salute, della dignità e del futuro dei vostri familiari”.

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