Attualità
17 Settembre 2025
Alcune centinaia di persone si sono ritrovate martedì 16 in piazza della Cattedrale per manifestare ancora una volta contro l'occupazione israeliana di Gaza

Ferrara per la Palestina: “Siamo dalla parte giusta della storia”

di Redazione | 2 min

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di Giulia Massarenti

Dopo i recenti bombardamenti israeliani su Gaza City e l’inizio dell’invasione di terra, Ferrara per la Palestina ha chiamato cittadini e cittadine a scendere in piazza per dimostrare di essere: “Dalla parte giusta della storia”.

In centinaia hanno preso parte, martedì 16, all’iniziativa con bandiere e slogan che testimoniano il genocidio che sta avvenendo in Palestina. “Palestina libera, Israele fascista, stato terrorista, libertà libertà, Gaza Gaza vincerà, assassini, assassini giù le mani dai bambini”: questo è l’inno di protesta cantato a gran voce dai partecipanti.

Questi invece alcuni degli interventi gridati a gran voce: “Siamo pacifici responsabili e consapevoli; protestiamo perché non possiamo più reggere a livello morale ciò che sta succedendo. Non possiamo chiudere gli occhi, Ferrara si impegna attivamente in aiuto della Palestina. Abbiamo sempre riconosciuto sin dall’inizio l’orrore attuato da Israele, ora finalmente riconosciuto anche dall’Onu come genocidio: non c’è più spazio per dubbi o perplessità, bisogna agire per salvare vite umane”.

“Complici – proseguono – sono i governi che continuano a fornire armi e sostegno politico a Israele, complici sono i grandi media che riducono la portata di ciò che sta succedendo, complici sono tutti coloro che pur avendo la possibilità di agire, preferiscono l’indifferenza. Questa sera sosteniamo le nostre compagne palestinesi private dell’accesso all’educazione e ci dissociamo dalle istituzioni accademiche e culturali che ancora scelgono di restare neutrali tradendo la propria missione”.

“Chiediamo – concludono – come studenti all’università di Ferrara di uscire dal silenzio, pretendiamo completa trasparenza rispetto a collaborazioni e convenzioni con istituzioni accademiche israeliane e centri di ricerca; chiediamo alla governance di Unife di interrompere qualsiasi collaborazione con istituzioni direttamente o indirettamente coinvolte in politiche repressive e violazioni sistemiche del diritto internazionale”.

Dopo gli interventi la manifestazione è proseguita con un corteo lungo le strade del centro accompagnato da inni a sostegno della comunità palestinese.

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