Politica
15 Settembre 2025
Festa dell’Unità di Ferrara. Zappaterra: “La salute della nostra società passa dal riconoscimento e dal pieno protagonismo delle donne e dei loro talenti”

Donne e lavoro, Camusso contro la “condanna al lavoro povero”

di Redazione | 2 min

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Un confronto partecipato ha animato, nella serata di sabato 13 settembre, la Festa dell’Unità di Ferrara, dove il tema del lavoro femminile è stato al centro di una serata che ha visto protagoniste la senatrice Susanna Camusso, la consigliera regionale Simona Lembi e la segretaria generale della Cgil di Ferrara, Veronica Tagliati, coordinate dalla consigliera regionale e portavoce reggente delle Donne Democratiche dell’Emilia-Romagna Marcella Zappaterra

Il filo conduttore è stato chiaro: le donne vivono ancora in una condizione di svantaggio economico, sociale e lavorativo, che si riflette sulla possibilità stessa di costruire una vita autonoma e dignitosa. E non è un problema marginale: come ha ricordato nell’introduzione all’incontro Leonardo Uba, della segreteria del Pd comunale di Ferrara, “sono milioni di cittadine che, pur ottenendo in media risultati scolastici e universitari migliori degli uomini, scontano tassi occupazionali notevolmente più bassi e salari sensibilmente inferiori”.

Camusso, oggi senatrice Pd ma in passato guida della Cgil per oltre otto anni, ha presentato la proposta di legge del Partito Democratico contro il part time involontario, definito “una trappola di sfruttamento” che riguarda circa tre milioni di lavoratrici. “Non è una scelta, ma una condanna al lavoro povero, con stipendi che non arrivano a garantire una pensione dignitosa. Il part time deve tornare a essere volontario e regolato dalla contrattazione collettiva, non imposto con clausole elastiche comunicate all’ultimo momento”.

Sul fronte legislativo regionale, Simona Lembi ha annunciato che il Pd in Regione Emilia-Romagna è pronto a depositare una proposta di legge da inviare alle Camere contro le cosiddette dimissioni in bianco delle madri lavoratrici: “Mi chiedo quanto sia libera la volontà di una donna che lascia il lavoro senza asili, senza reti familiari, senza strumenti di conciliazione. Non possiamo continuare a monetizzare il problema, ma dobbiamo costruire politiche che permettano alle madri di restare nel mercato del lavoro”.

Tagliati ha riportato il punto di vista sindacale, sottolineando come anche a Ferrara il tema del lavoro povero e della precarietà femminile sia drammaticamente attuale: “Parliamo di economia diseguale e di prospettive, ma anche di dignità quotidiana: troppe donne vivono ancora tra salari bassi, contratti precari e mancanza di tutele”.

Infine, Zappaterra ha richiamato il senso politico della serata: “Abbiamo esperienze e idee da condividere per costruire politiche più concrete e inclusive. La salute della nostra società passa dal riconoscimento e dal pieno protagonismo delle donne e dei loro talenti. Una società che lascia indietro le donne è una società che condanna sé stessa al declino”.

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