Politica
17 Settembre 2025
Rete per la Pace di Ferrara ricorda che, mentre a Ferrara, così come in altre regioni italiane, sono iniziate le lezioni, a Gaza si assiste da due anni alla sistematica demolizione anche dei centri di educazione

Scuola e scolasticidio

di Redazione | 3 min

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Da lunedì i nostri studenti e studentesse sono di nuovo a scuola. A Gaza e nei Territori Palestinesi occupati da Israele non è accaduto, per il terzo anno scolastico consecutivo. Scuole e Università sono state distrutte dagli attacchi dell’esercito israeliano.

Allo Scolasticidio in atto è dedicato il Presidio di mercoledì 17 settembre, organizzato da Rete Pace Ferrara in piazza Cattedrale dalle 18 alle 19,30, che affronterà il tema con letture, testimonianze, dati, informazioni.

Introdotto per la prima volta dalla docente palestinese Karma Nabulsi nel 2009, il termine Scolasticidio è stato coniato per indicare la “distruzione deliberata e sistematica dei sistemi educativi”. Considerato da molti parte di una strategia più ampia per spezzare lo spirito di una comunità e negare alla sua popolazione la capacità di ricostruirsi, il termine è stato utilizzato come potente descrizione dei continui attacchi al sistema educativo di Gaza.

Nel 2024, gli esperti delle Nazioni Unite hanno, infatti, lanciato l’allarme sulla distruzione deliberata del sistema educativo palestinese. Quello dell’istruzione è stato uno dei primi settori passati dall’amministrazione israeliana a quella palestinese con gli Accordi di Oslo del 1994.

Prima della guerra, a Gaza c’erano più di 800 scuole e 17 istituti di istruzione superiore, tra cui 12 università, ma tutte sono state gravemente danneggiate o completamente distrutte dall’esercito israeliano. I palestinesi di Gaza e della Cisgiordania, prima del 7 ottobre 2023, avevano uno dei più alti livelli di alfabetizzazione del mondo arabo e non solo, nonostante decenni di occupazione e 17 anni di blocco della Striscia. Nel settembre 2023 i livelli di alfabetizzazione sfioravano il 98%. L’analfabetismo era sceso dal 13,9% del 1997 al 2,2% del 2023.
Le università di Gaza offrivano lauree in un’ampia gamma di discipline e molti laureati, nonostante le restrizioni, riuscivano a completare master e dottorati in Occidente. E la percentuale di laureati, soprattutto tra le ragazze, era molto elevata.

L’offensiva israeliana non solo ha distrutto centinaia di scuole e università, ma ha anche ucciso molti gazawi istruiti, tra cui studenti, giovani professionisti, esponenti culturali, insegnanti e professori universitari, con l’evidente obiettivo di annientare il futuro di questo popolo.

Rete Pace Ferrara condanna il genocidio e lo scolasticidio in atto contro il popolo palestinese; chiede azioni concrete, a partire dalle sanzioni economiche ad Israele e dal blocco della compra – vendita di armi, da parte dell’Unione Europea e dei singoli Stati; chiede il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte di tutti gli Stati dell’Onu, a partire dall’Italia, azione indispensabile per realizzare il principio “Due popoli per due Stati”. Condanna il comportamento di fatto complice del Governo italiano e chiede che sia data ogni protezione possibile alla Global Sumud Flotilla alla quale Rete Pace Ferrara augura di raggiungere le coste di Gaza e di completare la straordinaria missione umanitaria nonviolenta iniziata in questi giorni.

Come Rete Pace Ferrara continueremo ad agire nel nostro territorio, in collaborazione con tutti i soggetti disponibili, per informare e convincere, con l’obiettivo di aumentare il numero di persone solidale con la popolazione palestinese, attivamente consapevole del genocidio in atto e della necessità di giungere ad una pace giusta che garantisca libertà, diritti e sicurezza a tutte le persone che vivono in quell’area geografica.

Rete per la Pace di Ferrara

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