Goro. La crisi delle vongole nel Ferrarese è una questione complessa, risultato dell’intrecciarsi di emergenze climatiche, problemi ambientali cronici e minacce biologiche che ha provocato una vulnerabilità sistemica del settore. Le recenti e intense trombe d’aria che si sono abbattute sulla costa hanno agito da detonatore, sconvolgendo un equilibrio già precario, causando una significativa “moria di vongole” nelle aree lagunari e costiere del Ferrarese, con un impatto particolarmente severo nella zona di Goro, e con gravi conseguenze per la molluschicoltura.
Di fronte a questa tempesta perfetta di fattori negativi, il consigliere regionale Marco Mastacchi (Rete Civica) è intervenuto con un’interrogazione alla Giunta per chiedere conto e sollecitare interventi di supporto. Le richieste si concentrano su due aree di intervento critiche: quali misure sanitarie e ambientali siano previste per contenere il rischio microbiologico, proteggere la salute pubblica e mitigare gli effetti della contaminazione e della diffusione di specie invasive come il granchio blu e se sono previsti ulteriori aiuti economici, tecnici o strutturali per le cooperative colpite, oltre a quelli già stanziati per l’emergenza granchio blu, considerando anche i danni specifici causati dalle trombe d’aria.
Quella che sta colpendo le lagune è una crisi complessa nata dalla sovrapposizione di fattori diversi e interconnessi – un evento climatico estremo, fattori ambientali preesistenti e la diffusione di una specie aliena invasiva – e minaccia un settore vitale per l’economia e l’occupazione locale, che garantisce il sostentamento di centinaia di lavoratori. Le recenti trombe d’aria che hanno colpito il territorio hanno causato cambiamenti repentini di salinità e temperatura, aumento della torbidità e dei contaminanti. L’abbassamento della pressione atmosferica ha inoltre favorito il rilascio di ulteriori composti azotati. A questo vanno ad aggiungersi la combinazione del fenomeno “acqua cattiva”, dovuto agli scarichi inquinanti del fiume Po, e le tecniche di raccolta con teli che sono la causa di una contaminazione persistente, con una grave carenza di ossigeno e un’alta concentrazione di composti azotati, che creano un ambiente acquatico ostile alla sopravvivenza dei molluschi. I danni alle strutture di allevamento (es. recinti) causati dalle trombe d’aria hanno inoltre reso le aree più vulnerabili alla predazione da parte del granchio blu, specie invasiva aliena che sta già mettendo in ginocchio il settore distruggendo interi allevamenti.
La nuova emergenza causata dal maltempo si è quindi sommata a quella, già gravissima, del granchio blu, creando ripercussioni devastanti per le cooperative di molluschicoltori e minacciando direttamente il lavoro di centinaia di persone.
Di fronte a una rete così complessa di cause, quali risposte sistemiche servono per proteggere non solo un’industria, ma un intero ecosistema e la sua comunità? Secondo Mastacchi il futuro di un settore fondamentale per l’economia locale dipende dalla capacità di implementare una soluzione politica integrata, che vada oltre la semplice compensazione del danno.
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