Settembre, per tradizione politica, è tempo di bilanci e di visioni future. “Settembre (dovrebbe essere) mese di riflessioni (possibilmente serie)”, sottolinea Silvano Tagliavini, portavoce del Coordinamento cispadano NO autostrada – SÌ strada a scorrimento veloce, che interviene a margine delle recenti Feste del Partito Democratico a Ferrara e Bologna.
Al centro delle polemiche c’è la Cispadana, ancora bloccata. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, durante la Festa del Pd di Ferrara, ha accusato il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini di non aver fatto le dovute pressioni in sede europea sulla concessione A22, con ricadute dirette proprio sul progetto.
Una posizione che apre nuovi interrogativi: “Ci chiediamo se questo significa che il presidente pensi ancora ad una Cispadana autostradale nonostante avesse dichiarato, in campagna elettorale, che la Cispadana, come altre infrastrutture, sarebbe stata oggetto di una profonda riflessione”.
Non mancano le contraddizioni interne allo stesso esecutivo regionale. L’assessora ai trasporti, Irene Priolo, durante la Festa del Pd di Bologna, ha ribadito: “Tra il trasporto su gomma e quello ferroviario, preferisco la seconda soluzione”. Un’affermazione che stride con la prospettiva di una Cispadana autostradale.
Preoccupa, secondo il Coordinamento, “il sostanziale silenzio sulla posizione espressa da De Pascale da parte dei suoi alleati in Regione”. Il Movimento 5 Stelle continua infatti a spingere per “la soluzione ferroviaria in combinato con il completamento della strada a scorrimento veloce”, mentre Alleanza Verdi e Sinistra resta su posizioni critiche rispetto all’autostrada.
La discussione sul nuovo Piano Regionale Integrato dei Trasporti (Prit) è ormai alle porte, e per Tagliavini sarà il momento della verità: “A quel punto gli attori di questa scena tragicomica dovranno dire chiaramente che parte vogliono interpretare. Noi del Coordinamento abbiamo le idee chiare sulla vicenda e siamo a disposizione di chiunque voglia seriamente affrontarla”.
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