Comacchio. «Circa un mese fa la nostra Associazione Un Ponte Per ha presentato, tramite Pec protocollata al n. 6317, un’istanza di riesame in autotutela all’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po, in merito all’Avviso pubblico prot. 0006072/2025 relativo alla co-progettazione di Valle Campo». A dichiararlo è il presidente Samuele Bellotti, che torna a chiedere chiarezza sull’iter in corso.
Nell’istanza, l’associazione ha evidenziato alcune criticità. Tra queste, «l’avviso, limitando la partecipazione ai soli Ets iscritti al Runts, esclude operatori economici qualificati e rischia di eludere i principi di concorrenza previsti dal Codice dei Contratti». Inoltre, la clausola di esclusiva per gli Ets viene definita «sproporzionata e irragionevole, priva di motivazione concreta, e potrebbe comprimere opportunità di sviluppo e innovazione».
Altro punto sollevato riguarda la gestione a lungo termine: «Si rischia di affidare per molti anni una risorsa strategica come Valle Campo a soggetti già consolidati, limitando la pluralità e la rotazione degli affidamenti».
L’associazione ha quindi chiesto la modifica dell’avviso, l’apertura della procedura «a tutti i soggetti dotati delle competenze necessarie» e la rimozione della clausola che esclude chi non è Ets, fissando un termine di sette giorni per ricevere riscontro, comunque prima della scadenza del bando del 15 settembre.
«Ad oggi, nessuna risposta è pervenuta dal Parco del Delta del Po. Un silenzio che riteniamo grave, perché priva la comunità di un confronto trasparente su un bene pubblico di così grande rilevanza», afferma Bellotti.
In chiusura, Un Ponte Per ribadisce la propria posizione: «Valle Campo non è un affare per pochi, ma un patrimonio di tutti. Continueremo a vigilare e a intraprendere ogni azione utile a garantire trasparenza, equità e reale partecipazione».
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