Salute
14 Settembre 2025
La giornata di quest’anno si focalizzerà sull'assicurare cure sicure a neonati e bambini particolarmente vulnerabili

Anche Ferrara celebra la “Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita”

di Redazione | 5 min

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Il 17 settembre di ogni anno si celebra la Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita. La giornata è stata istituita su richiesta della Sub Area Rischio Clinico della Commissione Salute coordinata dalla Regione Emilia-Romagna. La Direttiva italiana invita le varie istituzioni a promuovere “l’attenzione e l’informazione sul tema della sicurezza delle cure e della persona assistita, nell’ambito delle rispettive competenze e attraverso idonee iniziative di comunicazione e sensibilizzazione”.

Anche l’impegno delle Aziende Sanitarie Ferraresi si concretizza con comunicazione ed informazione attraverso i profili social, i siti internet e i canali Youtube due Aziende (Usl e Ospfe) e la realizzazione di un video riguardante la sicurezza del neonato, promossa durante il percorso della paziente in gravidanza e successivamente durante il post parto che consiste nel potenziamento del percorso educativo/informativo dei futuri genitori in relazione alle tecniche di prevenzione da adottare durante il periodo neonatale (Patto per la sicurezza del neonato).

La tematica scelta per celebrare la Giornata di quest’anno si concentra sull’assicurare cure sicure per neonati e bambini, particolarmente vulnerabili ai rischi per la sicurezza dei pazienti. Con lo slogan di quest’anno “Patient safety from the start! – Sicurezza del paziente fin dall’inizio!” l’Oms sottolinea l’urgente necessità di agire tempestivamente e in modo coerente per prevenire danni durante l’infanzia e ottenere benefici lungo tutto il corso della vita.

Le cadute del neonato rappresentano un aspetto particolare della sicurezza dei piccoli pazienti in un reparto di Maternità, problematica di recente sottolineata anche dalla Società Italiana di Neonatologia. In generali le cadute rappresentano il più comune evento avverso negli ospedali e nelle strutture residenziali. L’evento caduta non è uguale in tutti i contesti ma presenta incidenza diversa a seconda dei setting assistenziali impattando in modo significativo sulla durata della degenza, sulle attività diagnostiche e terapeutiche nonché sui costi sanitari e sociali, rappresenta inoltre un evento sentinella potenzialmente prevedibile. Il patto per la sicurezza tra operatori sanitari e futuri genitori nasce dall’esigenza di prevenzione delle cadute neonatali in Ospedale. Il fine principale è aumentare la consapevolezza nei genitori sul rischio di cadute dei neonati e lavorare in sinergia per la prevenzione di tale evento. L’accordo di collaborazione tra futuri genitori e personale sanitario viene stipulato durante le visite prenatali sul territorio o subito dopo il parto. Il patto racchiude le strategie di prevenzione della caduta del neonato facendo riferimento a buone pratiche che i futuri genitori e caregiver dovranno mantenere nel post parto; oltre alle informazioni sul sonno sicuro (evitare il co-sleeping, ovvero di dormire nello stesso letto con il neonato) l’educazione verterà sui fattori di rischio e sulla loro prevenzione.

L’Ostetrica, durante il percorso territoriale ed ospedaliero della futura mamma, illustra i potenziali rischi per il nascituro ed educa i futuri genitori/caregiver sulle strategie da attuare ai fini della prevenzione del rischio di caduta. Il patto è scritto in lingua italiana e nelle lingue straniere rappresentate sul territorio ferrarese. Il progetto di tutela del neonato viene assicurato grazie alla professionalità e disponibilità delle ostetriche e delle coordinatrici dell’area materno-infantile delle Aziende Sanitarie ferraresi.

“L’argomento scelto dall’OMS per la giornata mondiale sulla sicurezza – sottolinea Rosa Maria Gaudio, risk manager delle Aziende Sanitarie Ferraresi – concentra l’attenzione di tutti i professionisti sanitari su un momento cruciale della vita di tutti noi: l’inizio. L’attenzione si rivolge, quindi, ai pazienti in forma diretta (nascituri e madre) ed in forma indiretta (genitori, famigliari), che creano bisogni sanitari specialistici ed assistenziali diversi ed a volte molto complessi. Bisogni che, se non adeguatamente affrontati, possono trasformarsi in situazioni che incidono negativamente sulla vita del nascituro e della intera famiglia e società. Prevenire questi rischi induce le aziende sanitarie ad adottare misure di miglioramento del rapporto interprofessionale e tra professionisti ed utenti, investendo sulla informazione ed educazione alle pazienti e alle famiglie”.

“La prevenzione delle cadute infantili – commenta Michele Chiarini, responsabile Sicurezza delle Cure Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara – è uno sport di squadra. Personale sanitario, genitori e caregiver devono collaborare sinergicamente al fine di proteggere il neonato da eventi indesiderati. Dobbiamo creare consapevolezza e rendere l’ambiente sicuro, oltre che promuovere ed incentivare il contatto pelle a pelle con la madre ma anche con il padre. E’ nostro compito informare ed educare i futuri genitori sui potenziali rischi cui è sottoposto il neonato e condividere le strategie per la sicurezza”.

“Prendersi cura della sicurezza del neonato fin dai primissimi momenti di vita – mette in evidenza Enrico Mazzoli, responsabile Sicurezza delle Cure Azienda Usl di Ferrara – è una responsabilità condivisa, che si costruisce giorno per giorno grazie alla collaborazione tra genitori e operatori sanitari. È proprio attraverso il dialogo, la fiducia reciproca e l’informazione che si crea un’alleanza forte, capace di prevenire situazioni di rischio, come le cadute in ospedale o a casa. Conoscere i pericoli, adottare comportamenti sicuri e sentirsi parte attiva del percorso di cura aiuta a proteggere il bambino, favorendo un ambiente sereno e protetto dove possa crescere al sicuro, circondato da attenzione e cura condivisa”.

“I traumi – dichiara Chiara Pavani, dirigente delle Professioni Sanitarie Area Ostetrica – rappresentano una delle principali cause di mortalità e morbilità in età pediatrica. Il 90% di tali traumi è prevenibile con semplici norme comportamentali da porre in atto da parte di chi si prende cura dei bambini. Il nostro ruolo, come operatori sanitari, è fornire ai genitori e caregiver, già durante il periodo della gravidanza, indicazioni pratiche espresse con linguaggio semplice e facilmente comprensibile. Tutto questo per prevenire i traumi più frequenti e di conseguenza favorire nei genitori un cambiamento di mentalità sulla sorveglianza dei figli aumentando la consapevolezza della loro responsabilità, incentivando il più possibile la divulgazione di comportamenti adeguati in ambito di sicurezza”.

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