Politica
14 Settembre 2025
Il presidente del Comitato Verso Italexit attacca l’Ue: "L’Italia ridotta in debolezza economico-finanziaria senza precedenti"

Marco Mattarelli: “Senza una moneta sovrana non ci sarà mai libertà”

di Redazione | 2 min

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Cento. Con un intervento dal tono netto e critico, il centese Marco Mattarelli, presidente del Comitato Verso Italexit, ha lanciato un duro attacco all’Unione Europea e alle politiche economiche italiane.

“La Francia presenta un deficit del 5%, un rapporto debito/Pil del 114%. l’Italia pare avviarsi a un deficit del 3,5%, ma con un rapporto debito/Pil al 135%”, ha osservato Mattarelli, sottolinerando come la condizione del nostro Paese resti fragile.

Secondo l’esponente centese, “questa Ue non è più la promessa di libertà, sicurezza, progresso e benessere prevista dai padri fondatori”. L’articolo 1 della Costituzione, con la formula “sovranità appartiene al popolo”, viene definito “uno slogan vuoto e privo di significato continuamente calpestato da decenni”, così come “violentati sono gli articoli 45-46-47 relativi alla partecipazione dei cittadini all’economia”.

Mattarelli punta il dito contro “la globalizzazione iper liberista avallata da tutta la politica italiana senza distinzioni”, che avrebbe portato il Paese “in una posizione di debolezza economico-finanziaria senza precedenti”. L’Italia, ha ricordato, si trova a “servire un debito di oltre tremila miliardi di euro e a pagare interessi per 91 miliardi nel 2026 e 97 nel 2027. Nel quinquennio 2023-2027 sono circa 440 i miliardi di interessi previsti dal governo nel Psbmt approvato nel solco della obbedienza ai burocrati Ue e sottoscritto dal governo Meloni”.

Per Mattarelli le conseguenze sono inevitabili: “Avremo perciò anni di grandi sacrifici, in termini di sanità pubblica, scuola, sicurezza territoriale, pensioni”.

Nel mirino anche la moneta unica: “La moneta sintetica euro non è più un collante sufficiente per mantenere questa traballante Unione, arroccata in una montagna di inutili regolamenti e sempre più orientata ad un riarmo sterile, pericoloso e sostanzialmente inutile che arricchirà poche lobby multinazionali”.

I cittadini italiani – sostiene – avrebbero subito “perdite di potere d’acquisto a due cifre, non hanno beneficiato della protezione dall’inflazione, hanno subito il sostanziale raddoppio del costo dei servizi pubblici e in fin dei conti peggiorato le prospettive economiche sul futuro”.

Da qui la conclusione: “Riteniamo che senza una moneta sovrana non ci sia nessuna libertà e nessuna politica economica indipendente. La sola politica fiscale, peraltro sottoposta al vincolo di bilancio imposto dalla Ue, non è sufficiente al Paese per il pieno controllo della propria politica economica se la politica monetaria è delegata alla banca privata europea Bce dei vari Lagarde e Draghi”.

Il messaggio finale è un appello alla mobilitazione: “È ora di riprendere in mano il nostro destino di Nazione, libera, indipendente, sovrana, neutrale, determinata a liberarsi anche dalle mafie soffocanti. È ora di scegliere la libertà”.

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