Un insolito oggetto rosso abbandonato a terra in una via tra le Mura e la Certosa. Da lì, la scoperta che quello che il cittadino aveva notato camminando era il defibrillatore ad uso pubblico asportato, lo scorso agosto, dalla teca collocata nei pressi della Casa del Boia, sulle Mura Estensi.

Avendo letto il fatto di cronaca ed essendo a conoscenza che il dispositivo è uno di quelli donati da alcuni benefattori locali per costituire la rete “Ferrara Città Cardioprotetta” – promossa in sinergia tra Comune, Ausl e 118 -, il cittadino, che ha preferito restare nell’anonimato, si è messo in contatto con l’Amministrazione per riconsegnare l’apparecchiatura.

“Una storia a lieto fine – ha detto l’assessora comunale alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti, che ha ricevuto l’apparecchiatura dalle mani del cittadino -, che va oltre l’ignoranza di chi ha commesso un gesto ignobile. Ha vinto ancora una volta il senso civico che più contraddistingue la nostra comunità. Ringrazio il cittadino perché non ha esitato un solo istante a contattarci per riconsegnare alla città uno strumento che, va sempre ricordato, salva la vita. Ora procederemo al più presto per installarlo nuovamente nell’apposita colonnina”.

Una volta accertato il corretto funzionamento, il defibrillatore verrà riposizionato e tornerà anche ad essere visibile all’interno dell’applicazione ‘Dae Responder’, su cui sono mappati tutti i dispositivi in funzione.