Un omaggio carico di emozione ha celebrato giovedì sera al Teatro Comunale di Ferrara la memoria di Viva Bertoncello, ballerina e coreografa di fama internazionale, fondatrice della storica scuola di danza Este Viva, la prima della città estense. Figura di riferimento e generosa benefattrice, scomparsa nel 1999, Bertoncello ha formato generazioni di danzatori e coreografi che hanno portato il suo insegnamento sui palcoscenici di tutto il mondo.
In occasione della serata inaugurale del Festival di Danza Contemporanea 2025, la Festa della Danza, che ha visto protagoniste le principali scuole del territorio, il Teatro ha intitolato a lei i palchi 1 e 2 del primo ordine, la cosiddetta “Barcaccia”. La cerimonia, resa ancora più intensa dalla proiezione di un video a lei dedicato, realizzato da Massimo Alì Mohammad, ha visto la consegna di una targa commemorativa alla figlia, Maria Elena Mantellini, da parte dell’assessore alla Cultura Marco Gulinelli.
«Viva è stata una persona indimenticabile – ha sottolineato l’assessore Gulinelli –, amava profondamente l’arte e la sua città. È importante, oggi più che mai, celebrare la cultura e la bellezza. La sua eredità continua a vivere attraverso il successo dei suoi allievi, collegando generazioni che ancora oggi la ricordano con affetto».
Visibilmente commossa, Maria Elena Mantellini ha ricordato la madre come un’artista che «ha dedicato tutta la sua vita alla danza», lasciando un patrimonio che ancora oggi ispira e unisce allievi e pubblico.
Il direttore generale della Fondazione Teatro, Carlo Bergamasco, ha sottolineato il valore simbolico della serata: «La riapertura del Teatro è sempre una grande emozione. Questa è solo la prima tappa di una stagione che si preannuncia straordinaria. Celebriamo il passato con Viva Bertoncello, ma guardiamo al futuro con l’entusiasmo dei giovani».
Sulla stessa linea l’intervento del direttore artistico Marcello Corvino, che ha rimarcato il significato della Festa della Danza: «È uno degli appuntamenti più attesi dalle nostre giovani danzatrici, e il Festival è per loro anche un’occasione preziosa di confronto con un palcoscenico di livello mondiale come quello del Teatro Comunale. Il territorio ferrarese possiede uno straordinario patrimonio culturale e creativo, un terreno fertile capace di generare nuove energie e talenti».
Oggi, sabato 13, e domenica 14 settembre la danza contemporanea esce invece dai soliti luoghi e si confronta con gli spazi urbani: ‘Interno Verde Danza’ entra in luoghi inusuali con sei performance disseminate tra cortili storici, giardini segreti e architetture simboliche.
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