Politica
13 Settembre 2025
Sulla sanità il presidente ER non ha risparmiato attacchi diretti al Governo: “Dovrebbero tirare fuori almeno altri 3 miliardi di euro solo per poter dire che non stanno tagliando i fondi”

De Pascale, stoccata a Salvini sulla Cispadana: “Se vuole battaglia, protesti con Von der Leyen”

di Redazione | 3 min

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di Emanuele Gessi

Per Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna, intervenuto ieri sera (12 settembre) alla Festa dell’Unità di Ferrara, sono tre le priorità territoriali su cui continuare a dare battaglia senza sconti: la sanità pubblica (“la missione più importante”), la manifattura (“in sofferenza cronica da troppo tempo”) e le infrastrutture (“devono arrivare investimenti importanti per accelerare la transizione dalla gomma al ferro”).

Al baluardo di Santa Maria della Fortezza, all’inaugurazione dell’evento simbolo del Partito Democratico di Ferrara, presenti quasi 200 persone – in prima fila, ad ascoltare il discorso di De Pascale che ha dialogato con il giornalista de La Nuova Ferrara Davide Berti.

Parlando delle specificità che riguardano Ferrara, il presidente della Regione ha fornito un aggiornamento sul percorso che dovrebbe portare a livello locale alla fusione dell’Azienda Usl e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, di cui si parla da tempo, non solo in questa provincia, che è direttamente interessata, ma anche negli uffici governativi: “Col ministro Schillaci stiamo continuando a tenere monitorata la situazione. Sono molto ottimista che entro la fine dell’anno il Parlamento possa approvare la norma che ci permetta di completare l’iter. Abbiamo già registrato il parere favorevole di tutti e quattro i rettori dell’Emilia-Romagna e da parte del ministro c’è apertura e disponibilità. Tutto sta andando nella direzione giusta”.

Proprio sul tema della sanità De Pascale, d’altra parte, non ha risparmiato attacchi diretti al Governo, al quale ha rivolto l’accusa di star smantellando il sistema pubblico. “Dovrebbero tirare fuori almeno altri 3 miliardi di euro solo per poter dire che non stanno tagliando i fondi. Altrimenti che ammettano le loro responsabilità”.

L’obiettivo, ha detto il presidente, è di salvare la sanità della Regione, tutelando gli aspetti già virtuosi (come il fatto di “curare tutta l’Italia, a prescindere dal reddito, grazie alla qualità dei suoi professionisti e delle sue specialistiche”) e migliorando dove c’è l’esigenza, come sul tema della non autosufficienza, perché “la fragilità è un tema che interessa tutta la comunità, ed è per questo che abbiamo destinato altri 130 milioni per aumentare i fondi”.

Parlando di infrastrutture, De Pascale ha detto che gli investimenti per potenziare la A13 e la SS16 devono arrivare al più presto. E, nominando la Cispadana, ha rivolto un appello al ministro Matteo Salvini: “Se vuole intraprendere una battaglia pragmatica, che protesti con Von der Leyen sulla questione delle concessioni autostradali, perché su questo argomento l’Europa sta facendo muro. Per il progetto della A22, a cui la prospettiva Cispadana sarebbe legata, spero di avere un Governo dalla nostra parte. Ne va della sicurezza di una Regione come la nostra che è strategica”.

Nell’ambito della manifattura, la parola chiave utilizzata da De Pascale è stata “digitalizzazione”. Sul punto il presidente ha rivendicato di “aver dato la possibilità alle piccole-medio imprese di restare dentro al mercato, grazie al più grande computer pubblico di calcolo, Leonardo, a Bologna”. De Pascale ha poi evidenziato la necessità di mirare a una maggiore indipendenza energetica attraverso le rinnovabili: “Questa è la risposta più concreta che possiamo dare a famiglie e imprese, con comunità energetiche e centri di auto-produzione per le imprese, anche se va contro gli interessi delle grandi compagnie energetiche”.

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