Inaugurata la biblioteca per bambini di Caritas Ferrara
È stato finanziato il progetto Giocare con le parole di Caritas Ferrara, che venerdì 5 settembre ha portato all’inaugurazione di una biblioteca per i più piccoli in viale Po 8
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Un giorno di ricordi, emozioni e grandi festeggiamenti al quartiere Doro, che ha riempito di affetto Maria Curti nel giorno speciale in cui ha compiuto 100 anni
Presso l’Aula Magna della Città del Ragazzo di Ferrara, lo scorso 10 settembre si è svolto il convegno “Autismo e Lavoro: il valore dell’inclusione”, promosso dalla Fondazione Don Calabria per il Sociale. L’iniziativa, coordinata dalla referente per l’area disabilità Maria Luisa Langella e dalla referente per l’area inclusione e servizi al lavoro Monica Bertelli, con il contributo di Elena Pavani, responsabile dei progetti dedicati all’autismo, ha riunito aziende, cooperative, associazioni e servizi socio-sanitari del territorio.
A fare gli onori di casa Alessandro Padovani, direttore generale dell’Opera Don Calabria, e Giacomo Sarti di Aeca, moderatore dell’incontro. Il saluto istituzionale è stato portato dall’assessora alle Politiche socio-sanitarie del Comune di Ferrara, Cristina Coletti, che ha ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale nel sostegno alle politiche inclusive.
L’iniziativa non si è limitata a un momento di confronto, ma si è proposta come un vero percorso culturale, capace di mantenere viva l’attenzione dei partecipanti per oltre quattro ore. Un cammino che non si chiude con l’evento, ma che apre prospettive concrete per l’inclusione lavorativa delle persone con autismo nel territorio ferrarese.
La prima parte dell’incontro ha approfondito gli aspetti clinici e relazionali legati al disturbo dello spettro autistico, con l’intervento della dottoressa Masina (Spoke Autismo Ausl Ferrara). Successivamente, Andrea Panzavolta, dirigente dell’Agenzia per il lavoro dell’Emilia-Romagna, ha illustrato il ruolo dei centri per l’impiego e della figura del job coach come ponte tra aziende e lavoratori.
È stata inoltre presentata l’esperienza del progetto “De Gustibus” della Fondazione Dalla Terra alla Luna, che ha offerto anche un momento conviviale conclusivo, preparato dai ragazzi stessi: un simbolo tangibile di inclusione attiva.
Al centro del dibattito anche le testimonianze di rilievo nazionale: Alberto Balestrazzi, Ceo di Auticon Italia – realtà internazionale che impiega il maggior numero di lavoratori con autismo – e Laura Delfino, amministratrice unica di SbrisolAut, hanno dimostrato come l’inclusione possa diventare un modello imprenditoriale competitivo, basato su qualità, innovazione e profitto.
Il professor Marco Sponziello ha chiuso i lavori affrontando il nuovo quadro normativo sulle società benefit, che coniugano profitto, sostenibilità e responsabilità sociale. Ha inoltre raccontato l’esperienza di BirraAut, birrificio artigianale che rappresenta un esempio concreto di impresa inclusiva.
Un concetto emerso con forza da tutti gli interventi è stato quello della rete: solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, famiglie, scuole, imprese e servizi è possibile costruire percorsi di inclusione autentici e duraturi.
Come ha sottolineato Balestrazzi, assumere persone con autismo non deve essere considerato un gesto di buonismo, ma una scelta strategica: “Le attività lavorative devono essere adattate alle persone e non viceversa. Servono volontà, competenze e consapevolezza: non ci si può improvvisare”.
Il professor Sponziello ha ricordato come la responsabilità sociale sia un atto dovuto, richiamando l’articolo 41 della Costituzione, e come molte aziende la pratichino già, contribuendo concretamente al benessere della comunità.
L’evento si è chiuso con una riflessione condivisa: “Insieme possiamo costruire un futuro in cui la responsabilità è di tutti e i valori guidano le scelte”. E con le parole dello stesso Balestrazzi: “Siamo molto bravi e siamo anche autistici. Anzi, siamo molto bravi perché siamo autistici”.
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