di Mauro Santi*

Lunedì si ripeterà il miracolo della riapertura delle scuole anche nella nostra città. Da un po’ di anni quando si arriva a questa scadenza rimango stupefatto che si riesca davvero a riaprire.

Vuol dire che i docenti meno pagati d’Europa e del mondo (i dati OCSE sono appena stati pubblicati) assieme agli ATA e ai funzionari degli ex provveditorati, anche questi forti dei loro stipendi da fame, con la loro abnegazione ed il loro lavoro sono riusciti a perpetrare questo miracolo.

Il MIM, nella sua branca regionale, ha pubblicato i suoi dati, che certificano che tutto va bene: peccato che chi entra dentro le classi quando vede che 500.000 alunni avranno 60000 docenti, sa che bisogna considerare che in questi numeri sono conteggiati anche tutti i docenti di sostegno, e che i “nuovi percorsi professionali” propagandati dal ministero, ma non dalle famiglie, sono attivati con il numero degli alunni in deroga, producendo il solito e annoso problema delle classi pollaio.

Non possiamo non ricordare che si parte con un po’ più di ritardo del solito con i precari, docenti ed ata, che sono, come sempre, almeno un quarto della dotazione delle scuole, reclutati per il rotto della cuffia, oppure che saranno chiamati già a scuola aperta. Precari trattati come carne da macello, che aspettano di essere assunti da concorsi con graduatorie rifatte e risbagliate svariate volte, oppure chiamati con la dizione “fino all’avente diritto”, nonostante il CCNL preveda che ogni contratto abbia una data di termine, con l’intento: “ti uso fino a quando ho bisogno”.

Buon anno scolastico!

*segretario generale Flc Cgil Ferrara