C’è un tempo che si abita e un tempo che si racconta. Un tempo fatto di memoria, relazioni e cura, che può trasformarsi in benessere condiviso. È questo lo spirito che anima la seconda edizione del Cidas Silver Festival, in programma dal 18 al 20 settembre a Ferrara e Portomaggiore: incontri, convegni e mostre dedicate all’invecchiamento come stagione viva della vita.
Tra i momenti più attesi, il dialogo con lo scrittore Erri De Luca, che sabato 20 settembre al Cinema Apollo converserà con Marco Zavagli, direttore di Estense.com, per riflettere sul senso dell’età come spazio ancora aperto alla scoperta e alla trasformazione, a partire dal suo ultimo libro “L’età sperimentale”.
Il titolo scelto per quest’anno, “Il tempo che abito: benessere, identità e cura in ogni stagione della vita“, restituisce la visione olistica con cui Cidas ha costruito il Festival: benessere non come obiettivo individuale, ma come equilibrio fra corpo, mente e relazioni, un bene collettivo che si costruisce insieme. Non a caso, la rassegna si colloca accanto alle iniziative dedicate alla Giornata mondiale dell’Alzheimer, che si celebra il 21 settembre.
“È una grande soddisfazione poter lanciare questa seconda edizione del Silver Festival – sottolinea Cristina Coletti, assessore alle Politiche sociosanitarie, in conferenza stampa di presentazione -. È un’iniziativa che parla agli anziani e ai caregiver, frutto dell’attenzione che Cidas ha sempre avuto verso il territorio. Da parte dell’amministrazione non c’è solo un patrocinio formale, ma la volontà di camminare insieme, di collaborare per sostenere progettualità che mettono al centro la dignità delle persone. Cidas rappresenta una risorsa di grande valore non solo per Ferrara, ma per tutta l’Emilia Romagna”.
Il presidente della cooperativa, Daniele Bertarelli, ribadisce lo spirito con cui nasce la rassegna: “Non è solo un evento, ma un atto concreto. Siamo conosciuti per le nostre strutture per anziani, ma pensiamo che la terza età sia molto di più della fragilità. Per questo abbiamo scelto di uscire dai confini tradizionali dei nostri servizi, incontrando partner, istituzioni e caregiver. Oggi il mondo della terza età è più complesso rispetto al passato e servono reti solide: nessuno può affrontare queste sfide da solo“.
Un approccio confermato da Milena Maltoni, responsabile settore anziani di Cidas: “Il programma è ricco e articolato e nasce da un vero lavoro di rete. Ci piace definirci una comunità amica della terza età. Insieme a tante associazioni di volontariato abbiamo creato iniziative che parlano anche di vitalità e strategie quotidiane per migliorare la qualità della vita. La solitudine sarà una delle sfide più grandi del futuro e il “Caffè della Memoria” che stiamo sviluppando a Portomaggiore è un esempio di come sia possibile costruire spazi di sostegno e condivisione”.
“Non si tratta solo di aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni”, aggiunge Franco Romagnoni, direttore Cure primarie Ausl Ferrara ponendo l’accento sulla dimensione culturale: “Silver è un termine che restituisce valore, meglio che parlare di vecchiaia. Ferrara è una delle città più anziane, per questo possiamo fare di più per favorire un invecchiamento di qualità“.
“La longevità è un bene – interviene Cristiano Benetti, direttore Asp Eppi Monica Salvatori – se accompagnata da qualità della vita e da legami sociali forti. Il Silver Festival ricorda che la solitudine può essere trasformata in incontro quando la comunità si mette in rete“. Questa iniziativa si conferma così un appuntamento corale, dove professionisti, volontariato, istituzioni e cittadini si incontrano per costruire insieme un futuro più inclusivo.
Il programma unisce scienza e cultura. Tre sono i convegni principali: “ArgillaMente“, il 18 settembre a Portomaggiore, che esplora il potere terapeutico della ceramica per chi vive con disturbi neurocognitivi; “La scienza del vivere bene“, il 19 settembre all’Ex Teatro Verdi, incentrato su benessere come integrazione di salute fisica, mentale e ambientale; “Le frequenze del benessere“, il 20 settembre all’ex Refettorio San Paolo, dedicato al sostegno dei caregiver.
Accanto a questi, tre workshop tematici rivolti a operatori ed educatori, un Reading teatrale a cura di Giulio Costa con Teatro OFF, due mostre fotografiche e quattro presentazioni di libri che affrontano, da prospettive diverse, il rapporto tra cura, identità e invecchiamento. Oltre a De Luca, il pubblico incontrerà lo psichiatra Marco Trabucchi, l’autrice Viola Zulian e l’architetta paesaggista Monica Botta. Il programma completo è consultabile al link: Silver Festival.
Tre giornate ricchissime anche di narrazioni e di esperienze quotidiane. Perché, come ricorda il titolo, il tempo che abitiamo non è mai solo nostro: è fatto di relazioni, sguardi e gesti che tengono unita la comunità in ogni stagione della vita.
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