Lettere al Direttore
14 Settembre 2025

Lidi di Comacchio, timori per il nuovo sistema di raccolta rifiuti

di Redazione | 3 min

Il sistema di raccolta “porta a porta” (o similare) può funzionare bene in un centro urbano abitato prevalentemente da residenti stabili, ma si rivela del tutto inadeguato in una località balneare come i Lidi di Comacchio, dove la presenza turistica è caratterizzata da soggiorni brevi e discontinui.

Il turismo odierno è sempre più “mordi e fuggi”: alberghi, B&B, appartamenti in affitto e seconde case sono occupati per periodi spesso limitati a pochi giorni. In questo contesto, imporre regole rigide di raccolta (come il conferimento di plastica o carta in uno o due giorni fissi alla settimana) è impraticabile. Se un turista rimane cinque giorni e il turno di raccolta cade il settimo, cosa dovrebbe fare dei rifiuti? Portarseli a casa (magari a 500 km di distanza) o abbandonarli per strada? Analoghi problemi si pongono per soggiorni di dieci giorni o altro, dove il conferimento potrebbe cadere a metà vacanza, costringendo gli ospiti a gestire i rifiuti in condizioni scomode e poco igieniche.

Inoltre, parliamo di una realtà turistica internazionale: i visitatori arrivano da Paesi con sistemi di smaltimento molto diversi, e difficilmente in pochi giorni possono comprendere e rispettare regole locali così rigide e macchinose. Il rischio concreto è che, non riuscendo ad adeguarsi, abbandonino i rifiuti impropriamente, con conseguenze evidenti: sacchetti accatastati vicino ai cassonetti, animali attratti dai rifiuti, degrado delle strade.

A ciò si aggiungono le difficoltà logistiche: gli alloggi al mare sono spesso piccoli, privi di spazi adeguati ad accumulare sacchi di plastica o carta per più giorni. In estate, con il caldo, la gestione domestica dei rifiuti diventa insostenibile e sgradevole, sia per gli ospiti che per i residenti. La comodità di poter gettare giornalmente carta, lattine, bottigliette di plastica, involucri di cibo d’asporto e quant’altro nelle campane stradali era evidente, come altrettanto evidenti sono i disagi creati a villeggianti con il nuovo sistema.

È quindi facile prevedere non un miglioramento, bensì un calo della raccolta differenziata, proprio l’opposto dell’obiettivo dichiarato. Oltre ad un dispiegamento di contenitori impattante, con tra l’altro le attività commerciali, balneari e di ristorazione intente a districarsi in scelte talvolta azzardate su dove collocare i contenitori assegnati (che finiscono spesso nella strada adiacente).

Per questo ritengo che l’Amministrazione abbia agito con leggerezza, spinta forse più dalla possibilità di attingere a fondi europei o PNRR che da una reale analisi delle specificità del territorio e delle esigenze turistiche. Investimenti così consistenti avrebbero potuto trovare applicazione in altri ambiti ben più urgenti, come la manutenzione di strade e marciapiedi spesso dissestati, o l’ammodernamento della rete fognaria, che da anni dimostra la sua inadeguatezza, così come della rete idrica al fine di mitigare le perdite (con l’occasione ricordo, quale intervento residuale meno importante ma utile, la necessità di far potenziare servizi televisivi e soprattutto di rete dati, non all’altezza delle necessità).

Il Comune di Comacchio avrebbe dovuto elaborare un progetto di raccolta calibrato sulla realtà dei Lidi, che vivono principalmente di turismo, magari introducendo soluzioni miste: mantenere isole ecologiche o campane stradali nei mesi estivi, prevedere punti di raccolta dedicati per i turisti, o comunque sistemi più flessibili.

Così facendo, invece, si è probabilmente scelta la via più semplice per ottenere finanziamenti, ma la più complessa da far funzionare sul territorio. Il risultato rischia di essere un peggioramento della qualità urbana e un ulteriore passo verso quella decadenza che purtroppo da anni interessa i nostri Lidi.

Claudio Della Ratta

da 40 anni villeggiante a Lido Nazioni (Assessore al Comune di Bolzano)

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