Comacchio. Ferrara Film Corto Festival ‘Ambiente è Musica’ (FFCF), festival internazionale di cortometraggi dedicato all’ambiente nelle sue molteplici accezioni, partecipa, per la prima volta, al Premio Folco Quilici, che si terrà dal 16 al 21 settembre a Comacchio. Uno dei primi gemellaggi con festival nazionali e internazionali di cortometraggi che partiranno dal 2025.
Il Premio Folco Quilici è un concorso internazionale dedicato al cinema e alla narrazione audiovisiva, giunto alla sua terza edizione. Organizzato dal Cineclub Fedic Delta del Po, dall’associazione Stazione Sociale e dal Centro di documentazione cinematografica del Parco del Delta del Po, in collaborazione con il Comune di Comacchio, l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, il Filmclub Rolf Mandolesi di Merano e altre istituzioni culturali, il festival celebra il regista e documentarista Folco Quilici attraverso la promozione di cortometraggi di qualità. La giuria del premio è presieduta da Brando Quilici, regista e figlio di Folco Quilici.
FFCF partecipa, fuori concorso, con una selezione dei suoi cortometraggi delle scorse edizioni su temi vicini a quelli trattati dal Premio Folco Quilici e che spaziano dall’invasione del granchio blu nella laguna di Goro all’inquinamento del mare da plastica, fino alla pesca a strascico e alle grandi crisi del pianeta.
Appuntamento, allora, a Comacchio presso la sala Aceti della Manifattura dei Marinati, giovedì 18 settembre 2025 dalle 15h alle 16h30, con i seguenti cortometraggi (sono incluse le relative categorie di selezione del FFCF, l’anno di proiezione e la durata):
THE FISHERMAN, THE ALIEN, THE SEA (Italia, 9’, “Buona la Prima”, 2024), di Elisabetta Zavoli
Nel giugno 2023, la popolazione di granchi blu (Callinectes sapidus) è esplosa nella laguna di Goro. Qui, Alessio Tagliati, pescatore e allevatore di vongole, affronta questa nuova sfida ambientale recuperando una tecnica di pesca tradizionale sostenibile dimostrando così un enorme spirito di resilienza di fronte al crollo del suo mondo.
THE CYPRUS BYCACTH PROJECT (Cipro, 14′, “Ambiente è Musica”, 2024), di Constantinos Christou
Il bycatch, la cattura accidentale di specie non bersaglio come delfini, tartarughe marine e uccelli, rappresenta una grave minaccia per l’ecosistema marino e l’industria della pesca di Cipro. Porta al declino delle popolazioni di specie vulnerabili e a perdite finanziarie per i pescatori. Ridurre le catture accessorie attraverso attrezzi e metodi selettivi è essenziale per conservare la vita marina e garantire la sostenibilità dell’industria della pesca.
WASTED (Italia, 15′, “Ambiente è Musica”, 2024), di Tobia Passigato
Un giovane naufrago si trova su un’isola di rifiuti in mezzo all’Oceano. Un naufrago più vecchio abita l’isola non si sa da quanto. I due fanno amicizia e l’isolano spiega che lì finisce tutto quello che il mondo considera inutile. Inizia una convivenza dove il più anziano insegna al più giovane come adattarsi sfruttando una forma di pensiero vicina alla magia.
GAGIO (Italia, 15’, “Buona la Prima”, 2024), di Francesco Meatta
Elio, figlio di un contadino del mare, sogna di vivere leggero, senza pensieri. Ma il padre vorrebbe vederlo un uomo che prende in mano il mestiere del pescatore. Così, ritenendolo incapace di fare altro, lo porta con sé nelle fredde notti di pesca a strascico. Quando arriva il circo in città, Elio scopre un mondo segreto, dove si può restare leggeri per sempre, lontani dalla vita adulta. Esiste davvero la felicità in un mondo diverso da quello che Elio conosce?
MONKEY DOMINO (Germania, 5’, “Ambiente è Musica”, 2021), di Ulf Grenzer
Una scimmia ricorda a sua vita nella giungla. Allo zoo, incontra un manager con la figlia, grande appassionata di animali. Il manager svolge a fatica il suo lavoro tramite cellulare e computer portatile, mentre l’orango e la ragazzina si divertono insieme. Una serie di eventi occasionali cambia per sempre la sua vita in gabbia.
ONE DAY ALL OF THIS WILL BE YOURS (Italia, 5’, “Ambiente è Musica”, 2022), di Losing Truth
La natura ci ha messo alle strette e tra qualche anno il nostro pianeta potrebbe non essere più vivibile. A causa dell’indifferenza verso un futuro che sembra sempre troppo lontano, ma che in realtà si avvicina sempre di più, la situazione sta diventando irreversibile. Nemmeno i supereroi potrebbero salvare questo mondo devastato. Non esiste un Pianeta B e stiamo consegnando alle generazioni future la peggiore eredità: un mondo dove l’aria sarà irrespirabile, dove il canto degli uccelli non esisterà più e dove l’acqua sarà quasi indisponibile. Un giorno (non troppo lontano) tutto questo sarà v(n)ostro!
WHO WANTS TO LIVE FOREVER (Italia, 5’, “Ambiente è Musica”, 2021), di Matteo Valenti
Una collaborazione cinematografica tra università e college di tutto il mondo che mostra lo stato del nostro pianeta. Basato sulla canzone dei Queen “Who wants to live forever” e pubblicato per Save Me Trust dal chitarrista Brian May, questo video creato da studenti provenienti da tutti e cinque i continenti mostra la devastazione che il nostro prezioso pianeta sta affrontando. Musica per gentile concessione di Queen Music Ltd.
ZOO (Giordania, 9′, “Indieverso”, 2024) di Tariq Rimawi
Vagando per il peggior zoo del mondo, un bambino, Sami, cerca il suo pallone da calcio. Trova molto di più quando incontra la piccola tigre Laziz, che lo segue nella sua ricerca di un posto sicuro dove giocare. Diventano amici, ma i resti della guerra nascondono pericoli.