Lettere al Direttore
10 Settembre 2025

Barchette ProPal, un chiarimento necessario

di Redazione | 3 min

Due giorni fa ho pubblicato un comunicato di condanna per quello che, dalle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dall’Assessora Coletti, era stato descritto come un gesto intimidatorio. Un biglietto recapitato
in piena notte nella buchetta di casa: è stato proprio questo dettaglio – il coinvolgimento diretto della sfera privata e familiare – a spingermi a esprimere solidarietà.

Anche il Sindaco, nelle stesse ore, ha espresso solidarietà alla collega, ma non limitandosi a questo. Anziché riferirsi al singolo episodio in questione, ha colto l’occasione per lanciarsi in illazioni, accusando genericamente il movimento pro-Palestina di “atteggiamenti padronali e intimidatori” e invitando gli attivisti ad “abbassare i toni”.

In questo modo ha tentato di delegittimare e stigmatizzare un movimento ampio, che in città coinvolge decine di organizzazioni della società civile, scollegandolo completamente dal fatto specifico.

Una simile generalizzazione non solo è ingiusta, ma mira a screditare un pezzo importante della società civile ferrarese, che, da mesi, si impegna su temi di pace e difesa del diritto internazionale.

Poco fa ho appreso sempre dalla stampa, che quelle stesse barchette palestinesi recapitate a casa dell’assessora, sono state ritrovate nelle buchette postali anche di tante altre abitazioni nel quartiere, nei bar, e davanti a due scuole, come parte di un semplice volantinaggio volto a sensibilizzare sulla questione. E che sono state due ragazzine di 13 e 14 anni. A scriverlo alla stampa gli stessi genitori. L’arrivo alla buchetta dell’Assessora, quindi, non era assolutamente mirato, ma del tutto casuale.

Non si è trattato, dunque, di un atto intimidatorio, bensì di un’iniziativa simbolica, non violenta e creativa, pensata per sensibilizzare sull’emergenza palestinese e testimoniare un genuino impegno civico. Una notizia positiva, che cambia radicalmente il significato inizialmente attribuito all’episodio.

Bello anche che il volantinaggio sia stato fatto da ragazzine che si stanno affacciando all’impegno civile.

Mi auguro quindi che l’Assessora voglia ritirare quanto prima la denuncia, alla luce della reale natura dei fatti, così da rassicurare le ragazze, le loro famiglie e, più in generale, l’intera città e mettere un punto a questa faccenda. Prima di lanciare allarmi e dichiarazioni tanto gravi, sarebbe stato opportuno accertarsi meglio.

Confesso che dentro questo clima di polemiche e conflitti più o meno strumentali, il mio rammarico più grande, è che il tema palestinese rischia di passare in secondo piano, quando invece dovrebbe restare al centro del dibattito pubblico. Anche la missione della Global Samud Flottilla meriterebbe grande attenzione: proprio ieri sera una delle imbarcazioni – su cui era presente anche Greta Thunberg – è stata colpita da un drone in acque tunisine. Un avvertimento inquietante e gravissimo, che ci ricorda quanto la solidarietà internazionale, il diritto dei popoli e la pace siano questioni tutt’altro che astratte, e che richiedono coraggio e lucidità da parte di tutti.

Il prossimo presidio della Rete Pace è mercoledì 10 settembre, dalle 18 alle 19.30, in Piazza della Cattedrale, con una Maratona di lettura di testi di poeti e poetesse palestinesi. Spero in una grande partecipazione.

Anna Zonari

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