Ro Ferrarese. La vicenda dell’ex Albergo Roma di Ro, con la sua copertura in cemento-amianto, continua a preoccupare la comunità di Riva del Po, come riferisce il gruppo di opposizione Uniti per Riva del Po.
Tutto ha avuto inizio nel 2016, quando una petizione popolare sollecitava interventi di bonifica. Negli anni successivi la questione è stata più volte riportata all’attenzione dell’Amministrazione comunale e del Consiglio, anche grazie all’azione di Uniti per Riva del Po, che ricorda di aver “più volte sollecitato un intervento e organizzato incontri pubblici per informare i cittadini sui rischi connessi alla presenza di amianto”.
A ottobre 2024 il Comune ha diffuso una nota ufficiale chiarendo che “la responsabilità della rimozione e bonifica compete al proprietario dell’immobile, individuato in una società privata”. Nello stesso documento l’ente dichiarava comunque “la possibilità di ricorrere ad un’ordinanza sindacale in caso di inadempienza”.
Il 29 luglio 2025, con una Pec, è arrivata la presa di posizione dell’Ausl di Ferrara: constatato “il peggioramento della copertura in cemento-amianto e l’assenza di qualsiasi riscontro da parte della proprietà”, l’Azienda Sanitaria ha intimato al Comune “l’adozione di un’ordinanza sindacale per la bonifica, da realizzarsi entro sei mesi”.
“Oggi la cittadinanza, alla luce del percorso ormai decennale e dei ripetuti richiami degli enti competenti, auspica che l’Amministrazione comunale intervenga con urgenza, mettendo al primo posto la tutela della salute pubblica e dell’ambiente”, conclude Egle Cenacchi, capogruppo di Uniti per Riva del Po.