Comacchio. “Continuiamo a ritenere non idoneo il luogo a manifestazioni ricreative non consone al contesto”. È questo il verdetto dell’Anpi di Comacchio dopo che il Comune aveva aperto nuovamente all’utilizzo del parco della Resistenza per il Villaggio di Babbo Natale ma solo “previo assenso dell’Anpi”.
Una notizia che l’associazione dice di aver appreso a mezzo stampa mentre ricorda le “molte polemiche” suscitate lo scorso anno proprio per la scelta del parco come luogo deputato alla realizzazione del villaggio.
“Noi, a suo tempo – dice Anpi -, dichiarammo che quel luogo, simbolo della lotta partigiana e di resistenza dove furono torturati e uccisi numerosi partigiani, non era adatto per una iniziativa ludico commerciale; anno scorso, interpellati poco prima degli allestimenti, non ci sentimmo come Comitato comunale Anpi di negare il nostro consenso vista l’immediatezza dell’avvenimento e la difficoltà di reperire in tempo spazi alternativi”.
Tornando al bando sottolineiamo e ribadiscono “che quello è un luogo di rispetto come un sacrario, è importante che la cittadinanza e le giovani generazioni sappiano che cosa è stato: per noi è fondamentale farlo con percorsi educativi- didattici storici specifici attraverso la scuola, come già avvenuto con le Scuole Primarie e le Secondarie”.
Continuano dunque a non ritenerlo idoneo anche perché “quest’anno esiste il tempo necessario a reperire luoghi alternativi”.
“Esiste anche una fonte di pericolosità a nostro avviso rappresentata dalle condizioni dello stabile delle ex scuderie del Parco della Resistenza; segnalate 1 anno fa sia all’Amministrazione Comunale di Comacchio che alla Provincia di Ferrara con tanto di documentazione fotografica ed a tutt’oggi nessuno a risposto alla nostra segnalazione e proposta di restaurare quel luogo”.
“A Comacchio – concludono – a nostro parere esistono altri luoghi che possono prestarsi ad ospitare il villaggio di babbo natale”.
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