Portomaggiore
10 Settembre 2025
Il sindaco di Portomaggiore chiarisce le cause della moria di pesci e ripercorre le azioni intraprese dal Comune: "La realtà è più complessa degli strilli via social"

Oasi di Bando, Bernardi respinge le accuse: “Non c’è stata inerzia, stiamo affrontando il problema”

di Redazione | 3 min

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Lunedì 8 settembre, il quadrante tra Portomaggiore e Argenta è stato al centro di un’imponente operazione di controlli straordinari condotta dai Carabinieri della Compagnia portuense, con il supporto del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Bologna, del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ferrara e del Nucleo Forestale di Portomaggiore

Portomaggiore. Il sindaco di Portomaggiore, Dario Bernardi, replica alle critiche sollevate da associazioni e cittadini sulla gestione dell’Oasi di Bando, dopo i nuovi episodi di moria di pesci. Lo fa con una lunga nota in cui rivendica l’impegno dell’amministrazione e respinge le accuse di inerzia.

“Quello dell’Oasi di Bando è un tema a cui teniamo particolarmente e, proprio per averlo seguito e affrontato costantemente negli ultimi anni, rifiutiamo ogni accusa di inerzia o inazione mossa con mezzi e toni discutibili via social e dobbiamo dare testimonianza del problema e di quanto si sta facendo per affrontarlo”.

Bernardi individua due ordini di fattori: da un lato il cambiamento climatico, con estati “eccezionali ed estreme” come quella del 2022, dall’altro la presenza eccessiva di fauna ittica di grandi dimensioni, “siluri e carpe essenzialmente”, che riduce la biodiversità e risulta particolarmente vulnerabile a caldo e siccità.

Il sindaco ricorda che già nel 2022 era stata acquistata una nuova pompa di approvvigionamento per 2mila euro, a supporto di quella esistente. Tuttavia, le ondate di calore sempre più frequenti hanno reso necessario il ricorso alla Protezione civile, chiamata a fornire supporto con pompe supplementari: “È avvenuto nell’estate del 2022 e anche nel 2025 con richiesta inviata con nota prot. 12661 il 26 giugno e risposta positiva il 27 giugno. Va specificato che questi interventi hanno scongiurato il peggio e di questo va ringraziata la protezione civile di Ferrara, non risponde quindi assolutamente al vero che non è stato chiesto aiuto a chi di competenza”.

Sul fronte fauna, Bernardi sottolinea le difficoltà burocratiche e logistiche: il Comune aveva già avviato richieste di spostamento dal 2022, ma la Regione aveva segnalato la necessità di valutazioni di incidenza e impatto. Solo quest’anno è stato convocato un tavolo con tutti gli enti coinvolti e “una ulteriore riunione è già convocata per il 25 settembre”.

In parallelo è in corso la predisposizione di un progetto da candidare a un bando Atersir, per la realizzazione di una nuova stazione di pompaggio più adeguata.

Bernardi esprime gratitudine verso chi opera con spirito costruttivo: “Apprezzo e stimo profondamente chi si prende cura del bene comune e anche chi denuncia, nel modo dovuto, situazioni di carenza”. Ma non risparmia critiche a chi, a suo avviso, strumentalizza: “Non apprezzo invece chi truffaldinamente e non autorizzato all’accesso realizza materiale allarmistico da diffondere senza prima interpellare chi di competenza e scegliendo la strada della diffamazione e dell’insulto”.

Un messaggio chiaro che chiude con un impegno: “La realtà è spesso molto più complicata degli strilli via social e delle facili soluzioni proposte. Non ci rassegnamo a questo metodo, e andiamo avanti per risolvere un problema che esiste, ma che indubbiamente è esploso negli ultimi tre anni a causa delle inedite estati roventi e quindi del cambiamento climatico, ma che stiamo affrontando dal principio compatibilmente con le risorse umane ed economiche a nostra disposizione”.

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