Il mondo della letteratura italiana piange Stefano Benni, autore satirico, poeta e giornalista che ha fatto dell’ironia e della fantasia la sua cifra distintiva. Nato a Bologna nel 1947, Benni ci ha lasciati il 9 settembre 2025, dopo una lunga malattia che lo aveva progressivamente tenuto lontano dalla ribalta pubblica.
Eppure, anche se la sua esistenza si è svolta prevalentemente nella sua città natale, il legame con Ferrara e la sua provincia è stato sorprendentemente ricco e significativo. In particolare, due momenti raccontano con forza quanto la sua voce abbia risuonato anche nel territorio estense.
Nel 2017, lo scrittore presentò Prendiluna alla libreria Ibs+Libraccio di Ferrara. Quel romanzo, tragicomico come l’autore stesso lo definì, divenne terreno di “dibattito tra le mie quattro generazioni di lettori”.
La presentazione, inserita nel festival “Le storie in testa” a Copparo, confermò il suo impatto nella regione: una piazza, il teatro De Micheli e una pluralità di voci e pubblici che videro Benni esibirsi con la sua immaginazione in prima linea.
Un altro momento memorabile risale al 2016, quando Benni fu protagonista di una vera e propria conferenza-performance intitolata “L’abc dell’immaginazione”. Ispirato da una visita in anteprima al cantiere della mostra “Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi” a Palazzo Diamanti, lo scrittore sviluppò un vocabolario dell’immaginazione attraversando Orlando Furioso, Dante, Carroll, filosofi come Bachelard e Benjamin, fino a scienziati come Pascal e Einstein. Un’iniziativa che trasformò Ferrara in culla di fantasia e riflessione, esattamente come Benni avrebbe voluto.
Ferrara ha avuto così il privilegio di ospitare la sua fantasia, e ora, con la sua scomparsa, quei luoghi si caricano di un nuovo valore commemorativo.
“Il mondo della cultura ha perso uno dei più importanti interpreti degli ultimi cinquant’anni e l’Emilia-Romagna ha perso un altro dei suoi grandi figli, un artista che ha saputo interpretarla come pochi altri trasmettendone pregi e difetti, miserie e nobiltà popolari”. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ha espresso insieme all’assessora alla Cultura, Gessica Allegni, il cordoglio dell’intera comunità regionale per la scomparsa di Stefano Benni. “Molte delle sue storie, delle sue invenzioni sono ormai proverbiali, entrate nel lessico di due generazioni – aggiungono de Pascale e Allegni -. L’amore per la sua terra, dall’Appennino ai ‘bar sport’ bolognesi, ha permeato romanzi e racconti, le sue fantastiche narrazioni hanno influenzato giovani scrittori di ogni parte, la sua passione sociale e politica è stata per tanti un punto di riferimento: Stefano Benni ci mancherà”.
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