Politica
8 Settembre 2025
Anna Ferraresi: “Occorre distinguere tra ciò che è reale intimidazione e ciò che può essere percepito diversamente secondo la sensibilità individuale”

Barchette di carta. La destra parla di fatto “sconcertante e pericolosissimo”

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Incidente in Superstrada. Vola giù dal cavalcavia col camion

Spaventoso incidente stradale lungo la Superstrada Ferrara-mare dove, nel pomeriggio di lunedì 8 settembre, dopo aver sfondato il guardrail, un camion è volato giù dal cavalcavia che passa sopra la Strada Provinciale 39 nelle vicinanze di Ostellato

Esterno Verde, un weekend di esplorazione lungo il Po

Delizie estensi, antiche ville nobiliari, corti coloniche e maestosi impianti idrovori: i paesi che dal centro di Ferrara si allungano verso il Po custodiscono testimonianze storiche, architettoniche e botaniche di grande fascino e rilievo, spesso poco note

Continua lo sdegno nella maggioranza per la barchetta di carta con la scritta #freePalestine trovato nei giorni scorsi dall’assessore Cristina Coletti sul cancello della sua abitazione e nella buchetta delle lettere.

Identiche barchette di carta sono state trovate il giorno stesso in altre case delle vie intorno, davanti a un bar, alle fermate dell’autobus e davanti alla scuole Poledrelli.

Più che un attacco alla democrazia e alla sfera privata dell’assessora ferrarese, pare a prima vista trattarsi di un innocuo volentinaggio prima della manifestazione pro Palestina di sabato scorso.

Intanto da destra, dopo la denuncia di Coletti, si sono inalberati il gruppo Lega Ferrara, che sostiene come “ le modalità con cui è stata architettato questo blitz” facciano “rabbrividire. Un atto che si è svolto di notte, che ha violato la privacy dell’assessore Coletti, a cui va tutta la nostra solidarietà”.
Per le camicie verdi del Municipio si tratta di “un modus operandi che risuona quasi come un avvertimento, come a dire che è noto dove abita l’assessore insieme alla sua famiglia. Violare la vita familiare è sconcertante e pericolosissimo”.

Per il gruppo consigliare Alan Fabbri Sindaco siamo di fronte a un “gesto vigliacco, volto a incutere paura, un attacco inaccettabile nei confronti di Coletti, ma anche ai valori che la contraddistinguono nel suo impegno quotidiano per il bene della Città di Ferrara e dei suoi cittadini”.

Il presidente del consiglio comunale, Federico Soffritti di Fratelli d’Italia, tuona su Facebook contro “questi gesti vili e antidemocratici è sinonimo di inciviltà e odio” e chiede a tutta la politica di “prendere le distanze: è arrivato il momento di dire all’unisono e a gran voce: basta violenza!”.

Anche Anna Zonari della Comune, questa volta da sinistra, condanna “il gesto vile e intimidatorio”. Secondo la consigliera di opposizione “si tratta di un’azione codarda e ingiustificabile, che nulla ha a che vedere con la libertà di espressione, con il confronto democratico e, ancor meno, con la difesa del martoriato popolo palestinese”.
Fuori da consiglio arriva la voce di Anna Ferraresi, che – forse più razionalmente – fa presente che “con tutto il rispetto per Coletti, occorre distinguere tra ciò che è reale intimidazione e ciò che può essere percepito diversamente secondo la sensibilità individuale”.

“Più che un attacco personale – riflette l’ex consigliera -, può essere visto come un richiamo più ampio alla coscienza collettiva. Sta alla sensibilità delle persone guidarne l’interpretazione, evitando le banalizzazioni”.
Ferraresi ricorda poi che “negli anni in cui ero consigliera comunale, sono stata invece oggetto di vere e documentate intimidazioni: dossieraggio politico imputato a Nicola Lodi, oggi a processo; accessi abusivi ai miei dati Inps; colpi di pistola a salve davanti alla mia abitazione; pedinamenti e controlli sui miei spostamenti, sia verso casa sia sul posto di lavoro”.

E allora, incalza, “da parte della maggioranza che oggi grida indignazione, calò il silenzio. Nessuna condanna pubblica, nessuna solidarietà, nessuna difesa della mia privacy e della mia sicurezza”.
“I massimi rappresentanti della Lega locale, oggi indignati – insiste Ferraresi -, hanno alle spalle vicende giudiziarie gravi: condanne e rinvii a giudizio per istigazione alla corruzione, dossieraggio e abusi di potere, fatti ben documentati che dovrebbero far riflettere sulla credibilità delle denunce pubbliche”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com