Comacchio
9 Settembre 2025
Il segretario Michele Farinelli chiede una visione turistica a 365 giorni, con infrastrutture, urbanistica sostenibile e un patto di rilancio condiviso

A Comacchio il Pd lancia la sfida: “Non possiamo vivere solo di estate”

di Redazione | 2 min

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Comacchio. “Non basta aprire gli ombrelloni a giugno e chiuderli a settembre”. Con queste parole Michele Farinelli, segretario del Partito Democratico di Comacchio, ha sintetizzato la sua analisi della stagione estiva ormai agli sgoccioli. Un’estate positiva, sì, ma che secondo il dirigente dem ha messo in luce i limiti di un modello ormai superato: quello dei “cento giorni” di turismo balneare.

Farinelli ha sottolineato come Comacchio rappresenti un pilastro imprescindibile per i numeri turistici della provincia di Ferrara, ma al tempo stesso rischi di restare “una località di serie B” se non sarà in grado di offrire attrattività lungto tutto l’arco dell’anno. Per il segretario Pd la sfida passa da una visione più ampia: collegamenti ferroviari rapidi con Bologna, un vero “fil rouge” che unisca Alto Ferrarese e litorale, il rilancio del centro storico attraverso un’urbanistica sostenibile e un calendario di eventi pensato come percorso, non come semplice sommatoria di date.

Tra gli esempi citati, la Sagra dell’Anguilla, che a fine settembre porterà migliaia di visitatori in città. “Un’occasione straordinaria – ha detto Farinelli – ma che deve inserirsi in una strategia più grande, non restare un fuoco di paglia”.

Il Partitolo Democratico locale punta quindi su innovazione, investimenti e coraggio. “Gli imprenditori ci sono, le energie non mancano – ha concluso Farinelli – ma bisogna smettere di accontentarsi. Il futuro di Comacchio non si scrive con la nostalgia, bensì con idee nuove, infrastrutture vere e una politica che torni a credere nel turismo come motore di sviluppo”.

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