Cimice asiatica. Torna l’incubo per gli agricoltori
La cimice asiatica, il temuto insetto polifago che appariva ormai sotto controllo, è tornata e i danni riscontrati dai produttori agricoli non sono più solo sulle pere, ma anche sul mais
La cimice asiatica, il temuto insetto polifago che appariva ormai sotto controllo, è tornata e i danni riscontrati dai produttori agricoli non sono più solo sulle pere, ma anche sul mais
Sabato 6 settembre, alle 18.30, presso il piazzale della stazione ferroviaria di Marzabotto, si è svolta la cerimonia di intitolazione del Centro Giovanile comunale a Federico Aldrovandi, nel ventesimo anniversario della sua morte
Notte movimentata in centro a Ferrara, dove un pluripregiudicato ferrarese è stato denunciato dalla Polizia di Stato per tentato furto. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per diversi reati contro il patrimonio, è stato bloccato dagli agenti della Squadra Volanti poco dopo aver tentato una spaccata ai danni di un esercizio commerciale
Con l’avvio del nuovo anno accademico, la ricerca di un alloggio diventa una delle priorità per gli studenti fuori sede. Se Venezia, Firenze e Milano si confermano le città universitarie più care d’Italia, con monolocali che superano facilmente i mille euro al mese, Ferrara si posiziona quasi in fondo alla classifica, offrendo agli studenti una delle soluzioni più accessibili del Paese
Il 30 gennaio 2026 la cantante Alice si esibirà al Teatro Nuovo di Ferrara con una tappa del suo tour teatrale "Master Songs", iniziato nell'estate 2024 e proseguito poi nei teatri italiani fino a gennaio 2025, con un programma molto acclamato da pubblico e critica
È proprio a studentesse e studenti che vuole andare incontro la Cooperativa Sociale Cidas con il Progetto Contatto, realizzato in collaborazione con il Comune di Ferrara e l’Università degli Studi di Ferrara.
Giunto al suo secondo anno, Contatto è stato rifinanziato anche per il 2025: “È un progetto sul quale l’amministrazione comunale ha sin da subito creduto – aggiunge l’assessore Cristina Coletti – è un modo di dare una risposta a chi si avvicina al nostro territorio… ma siamo solo all’inizio di un percorso che mi auguro evolverà sempre di più”. Il progetto non riguarda solo la città di Ferrara, ma ha suscitato interesse anche nelle frazioni: “La risposta e la vicinanza del territorio frazionale mostra la volontà di accogliere e portare avanti percorsi per studenti. È uno scambio umano tra parti coinvolte che riserva grandi opportunità per il nostro territorio”, prosegue l’assessore Coletti.
Coletti interviene anche con un commento da genitore oltre che da amministratrice: “Da madre vorrei che mio figlio facesse questa esperienza per crescere a livello umano e magari creare legami che durano tutta la vita”.
Anche Unife continua a essere partner di Contatto, ritenendolo “un progetto molto importante e unico nel suo genere – spiega il professor Marco Luca Pedroni, prorettore ai rapporti con gli studenti – che nasce da una visione condivisa basata sul promuovere un modello abitativo sostenibile e con altissimo valore sociale”. Il progetto nasce infatti con l’obiettivo di affrontare la crisi abitativa degli studenti fuori sede: “Questi studenti incontrano moltissime difficoltà a trovare un alloggio – continua Pedroni – ma è necessario andare oltre e uscire dalla logica dell’aspetto economico, iniziative come queste servono a rinforzare il tessuto sociale”.
Non mancano però le difficoltà: “La diffidenza che può sorgere è più che legittima, perché aprire la propria casa richiede fiducia e la volontà di mettersi in gioco. Si deve pensare che si sta accogliendo un proprio figlio, un proprio nipote o un amico. Chiaramente la diffidenza può esserci anche da parte dello studente, ma superata la paura iniziale dell’estraneo se ne riconosce il valore umano”.
Cidas è in prima linea nel garantire supporto a host e studenti, grazie a figure come care manager, mediatori linguistici e culturali. Dopo la raccolta delle adesioni, un gruppo di lavoro prende in carico la gestione e la supervisione del progetto. La micro-équipe è composta da due care manager, un mediatore sociale e dei conflitti, uno psicologo e tre operatori esperti in tematiche legate all’abitare e al target di riferimento. A loro spetta verificare le caratteristiche e l’idoneità degli alloggi, tracciare i profili dei potenziali ospiti e ospitanti ed effettuare le assegnazioni. L’équipe monitora costantemente l’andamento dell’iniziativa e il raggiungimento degli obiettivi.
“Questo modello abitativo è innovativo, sostenibile e ad altissimo valore sociale. Non è solo una questione di domanda e offerta del mercato – conclude Pedroni – ma di dignità e accessibilità di un contesto urbano in evoluzione come quello di Ferrara. Oltre ad assolvere la sfida della crisi abitativa, questo progetto si propone di sostenere la lotta all’isolamento sociale, sia da parte dello studente che di chi lo ospita. Unife tiene molto a questo aspetto e ambisce a creare una comunità universitaria integrata a quella cittadina”.
Contatto è anche abitare cooperativo, come esperienza di scambio intergenerazionale: “Un progetto per giovanissimi (18-20 anni), studenti fuori sede e soprattutto ragazze – conferma Carlo Santoro, responsabile dell’Ufficio Orientamento, Welcome e Incoming dell’Ateneo estense –. Questo perché chi arriva a studiare in una città nuova ha bisogno di appoggiarsi e trovare una situazione dove qualcuno lo possa aiutare, e un adulto in questo trova sempre la soluzione migliore. Allo stesso tempo i genitori trovano nella soluzione abitativa garantita dal progetto una rassicurazione, sapendo di non lasciare i propri figli in un’abitazione qualsiasi”. Un’iniziativa che porta con sé aspetti di incontro, confronto e crescita, anche uscendo dalla propria zona di comfort; pertanto, “il giovane deve essere una persona aperta e disponibile ad abitare con persone che
potrebbero avere fragilità e necessità non sempre semplici”, continua Santoro. La difficoltà a trovare la casa giusta, in un mercato immobiliare condizionato da una forte domanda di affitti, non è il solo motivo per cui il Progetto Contatto è nato. Come spiega Santoro, “il fattore economico è prevalente e avere affitti calmierati può essere di interesse degli studenti, però al tempo stesso gli studenti hanno esigenze legate alla tipologia di sistemazione, quindi preferibilmente una camera singola, in centro città. Anche se Ferrara non è una città così grande da creare difficoltà di spostamento, la presenza di animali domestici può essere un discrimine. Comunque, non ci sono esigenze particolari rispetto a chiunque altro cerchi un alloggio a Ferrara”.
Infine, un messaggio ai protagonisti del progetto: “Studenti non abbiate timore, vivere in coabitazione è un’esperienza molto positiva, può accrescere le vostre esperienze personali e potreste imparare da queste persone che vi ospitano cose che nella vita potreste impiegare anni a raggiungere”. E per gli host: “Gli studenti possono essere capricciosi o rumorosi, però sono pur sempre studenti, ragazze e ragazzi, figlie e figli di persone che li hanno cresciuti; quindi, non abbiate timore ad ospitare un giovane in casa perché sarà un’esperienza positiva anche per voi”, conclude il responsabile dell’Ufficio Orientamento, Welcome e Incoming dell’Università di Ferrara.
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