Politica
5 Settembre 2025
Sabato 6 settembre in piazza Cattedrale il presidio di sostegno alla missione umanitaria internazionale che sta tentando di rompere l’assedio di Gaza portando beni di prima necessità via mare

Rete Pace Ferrara al fianco della Flotilla

di Redazione | 3 min

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Ferrara si prepara a una nuova mobilitazione per la pace. Sabato 6 settembre, dalle 16.30 alle 19.30, piazza Cattedrale ospiterà il presidio per il popolo palestinese promosso dalla Rete Pace Ferrara. Al centro dell’iniziativa ci sarà il sostegno alla Global Sumud Flotilla, missione umanitaria internazionale che sta tentando di rompere l’assedio di Gaza portando beni di prima necessità via mare.

Di seguito il testo integrale della Rete Pace Ferrara sulla missione Flotilla.

“La Global Sumud Flotilla é la più grande missione marittima civile mai organizzata. L’obiettivo: rompere l’assedio navale di Gaza per far entrare cibo, acqua e medicinali, beni di prima necessità. A bordo di circa 50 imbarcazioni, per lo più di piccole e medie dimensioni, attivisti, giornalisti, avvocati, politici (tra i quali l’ex sindaca di Barcellona Ada Colau e quattro parlamentari italiani/e di Avs, Movimento 5 Stelle, Pd) e artisti da 44 Paesi. La missione umanitaria è partita da Barcellona, Tunisi, Genova e dalla Sicilia. L’arrivo al largo della Striscia di Gaza è previsto per metà settembre.

Il nome “Sumud” – resilienza in arabo – sottende l’idea alla base dell’iniziativa nata dall’unione di diversi movimenti internazionali: scuotere l’opinione pubblica e spingere i governi ad agire concretamente per fermare la guerra a Gaza e aprire un corridoio umanitario gestito dall’Onu.

Dall’Italia è partita metà dell’intera flotta: tutte le imbarcazioni italiane sono dotate di videocamere e connessione Starlink, la rete di comunicazione satellitare di SpaceX, per garantire aggiornamenti costanti.

Emergency si unirà alla Global Sumud Flotilla in rotta verso Gaza con la Life Support, la sua nave di ricerca e soccorso. La Life Support avrà il ruolo di osservatore e offrirà supporto medico e logistico alle imbarcazioni partecipanti.

L’attivista svedese Greta Thunberg, a bordo di una delle imbarcazioni partite da Barcellona, ha spiegato che la missione umanitaria è necessaria perché “i nostri governi non stanno rispettando il diritto internazionale di fronte a un genocidio trasmesso in diretta streaming. Il nostro viaggio non si limita a rompere l’assedio e portare aiuti umanitari; si tratta di chiedere giustizia e liberazione per tutti, e agire è il minimo che possiamo fare”.

Israele ha minacciato direttamente i partecipanti alla spedizione, e per bocca del ministro della Difesa israeliano Itamar Ben Gvir, ha detto che gli attivisti a bordo della Flotilla saranno arrestati e “trattati come terroristi”.

Ci aspettiamo che tutti i Governi dei 44 Paesi di provenienza degli attivisti difendano con forza i propri coraggiosi concittadini e non concedano ad Israele alcuna impunità.

Consideriamo debolissime le affermazioni a questo proposito del Governo italiano – “Suvvia, non sono terroristi” ha detto il ministro degli Esteri Tajani – e chiediamo azioni concrete nei confronti di Israele”.

Rete Pace Ferrara

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