Insieme per prevenire, sensibilizzare e promuovere una cultura delle relazioni fondata sul rispetto. Nasce da questa visione il Protocollo d’Intesa tra Coop e la Fondazione Giulia Cecchettin, ufficializzato a Roma nei primi giorni di settembre 2025. Un’alleanza tra due realtà diverse ma accomunate dalla stessa finalità: contrastare la violenza di genere e costruire percorsi educativi concreti.
Per Coop l’accordo rappresenta un nuovo capitolo della campagna “Dire fare amare”, lanciata lo scorso marzo per promuovere l’educazione agli affetti. Una scelta che incontra anche il favore dell’opinione pubblica: secondo un’indagine realizzata con Nomisma, il 70% degli italiani ritiene che l’educazione alle relazioni debba diventare materia obbligatoria nelle scuole.
Per la Fondazione Giulia Cecchettin, invece, la collaborazione è un’opportunità per rafforzare il proprio raggio d’azione entrando in contatto con il mondo dell’impresa cooperativa. Al centro dell’intesa una parola chiave: prevenzione. Agire in anticipo, costruendo consapevolezza, è il primo passo per ridurre il rischio di violenze e promuovere relazioni sane.
Il progetto pilota partirà il 30 settembre a Padova, città simbolo legata alla memoria di Giulia. Coinvolgerà circa 150 dipendenti di cinque punti vendita Coop, con Coop Alleanza 3.0 e Coop Reno in prima linea. Dopo una fase di indagine sulle percezioni dei partecipanti, seguiranno cinque moduli formativi curati dalla Fondazione, con l’obiettivo di stimolare riflessioni, fornire strumenti per riconoscere comportamenti inappropriati e promuovere una cultura inclusiva. Un percorso che mette al centro la persona, prima ancora che il lavoratore, e che punta a diventare un modello replicabile a livello nazionale.
Accanto alla formazione, il Protocollo prevede iniziative di sensibilizzazione rivolte a soci e consumatori. Nel novembre 2025 Coop lancerà una campagna di comunicazione che prevede la distribuzione di 90mila borse di tela con un disegno di Giulia, con parte del ricavato destinato a finanziare nuove attività della Fondazione. Parallelamente sarà redatto un Manifesto contro la violenza di genere, frutto di un lavoro collettivo e aperto a enti, imprese e istituzioni che vorranno sottoscriverlo.
La presentazione dell’accordo è stata anche occasione per annunciare il sostegno di Coop alla campagna di raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Diritto a stare bene”, finalizzata all’istituzione di un servizio pubblico nazionale di psicologia. L’iniziativa, che punta a raccogliere almeno 50mila firme entro il 10 dicembre, richiama l’urgenza di rendere l’educazione alle relazioni una presenza stabile e garantita nelle scuole, affidata a figure professionali qualificate.
«Diffondere una cultura contro la violenza di genere e agire in forma preventiva è fondamentale» ha sottolineato Maura Latini, presidente di Coop Italia, ricordando i dati drammatici del 2024: 97 donne uccise da partner o familiari, una ogni 3,7 giorni. «Coop si impegna in tal senso a fianco della Fondazione Cecchettin e sostiene la legge Diritto a stare bene, perché la responsabilità sociale fa parte del nostro DNA».
Sulla stessa linea Gino Cecchettin, presidente della Fondazione: «Prevenzione e sensibilizzazione non possono restare parole astratte: devono tradursi in esperienze concrete. Portare la voce di Giulia e l’impegno della Fondazione nei luoghi della quotidianità, come i punti vendita Coop, è un passo importante. Solo attraverso alleanze ampie possiamo costruire una società più consapevole, capace di riconoscere i segnali della violenza e promuovere relazioni basate sul rispetto reciproco».
Un’intesa, dunque, che non si limita a parole di circostanza ma che getta le basi per un percorso strutturato. La scommessa è chiara: rendere la prevenzione un patrimonio collettivo, capace di incidere sulla cultura e sulla vita quotidiana.
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