Comacchio. Lo stadio comunale di Comacchio nel quartiere Raibosola sarà intitolato a Hilderaldo Luiz Bellini campione del mondo con la nazionale brasiliana di calcio nel 1958 e nel 1962 con origini comacchiesi.
Di quella squadra Bellini fu anche capitano e nel ’58, in Svezia, fu l’inconsapevole “inventore” di uno dei gesti più iconici che ancora oggi caratterizzano una vittoria sportiva, l’alza della coppa. Quando gli fu consegnata quella che al tempa veniva chiamata Coppa Rimet, nel tentativo di mostrarla meglio ai fotografi la alzo sopra la testa. Oggi una sua statua immortala quel momento davanti allo stadio brasiliano più iconico, il Maracanà di Rio de Janeiro.
L’annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa in cui il sindaco Pierluigi Negri, con a fianco l’assessore alla Cultura Emanuele Mari hanno reso noto che la Prefettura di Ferrara, dopo il parere favorevole della Deputazione Provinciale Ferrarese di Storia Patria, ha autorizzato l’intitolazione allo stadio del quartiere Raibosola, come da delibera indicata dalla Giunta di Comacchio. Presenta anche la vicesindaca Maura Tomasi e l’assessore al Commercio Sandro Beltrami.
L’Amministrazione comacchiese infatti, più di due anni fa, accogliendo la proposta presentata da un gruppo di comacchiesi appassionati di storia locale, alcuni dei quali anche iscritti al Fai, e redatta da Maurizio Marcialis, ha dato il via all’iter per avere l’autorizzazione ad intitolare lo stadio comunale proprio a Hilderaldo Luiz Bellini.
Hilderaldo Luiz Bellini era uno dei figli di Erminio Bellini, nato a Comacchio nel 1892. Con sua moglie e i suoi figli poi emigrò in Brasile quando Hilderaldo aveva solo tre mesi. Nel paese carioca Hilderaldo si dedicò fin da giovanissimo al gioco del calcio, entrando nella nazionale dove giocava anche Pelé.
Una figura scoperta quasi per caso. Umberto Carli, appassionato di storia comacchiese, come ha spiegato nel suo intervento tenuto durante l’incontro con la stampa, ha infatti raccontato che insieme ad altri amici, tra cui Angelino Bertarelli che con suo fratello Enzo sono stati gli scopritori di questa figura calcistica, mentre sfogliava delle figurine “le colleziono dal 1957”, ha dichiarato, videro che Hilderaldo Luiz aveva un cognome comacchiese, Bellini appunto.
Così parte la ricerca dei due fratelli Bertarelli che iniziano a trovare delle conferme sulla loro intuizione che Hildieraldo Luiz avesse dei collegamenti con Comacchio.
Enzo Bertarelli spiega che “le prime tracce le trova in un romanzo dal titolo La Partita di Piero Trellini che nel dedicare la storia alla vittoria dell’Italia nel mondiale del 1982 contro il Brasile, cita altri giocatori del Brasile fra i quali c’è Hilderaldo Luiz Bellini di origini comacchiesi”.
Il gruppo di appassionati si rivolge allora all’esperto di ricerca di antiche famiglie comacchiesi sparse nel mondo Marco Bellotti che dopo uno studio accurato sulle origini del giocatore brasiliano Bellini darà conferma che le sue origini sono comacchiesi.
“Lo stadio di via Margherita non aveva ancora un nome preciso e per questo abbiamo accolto questa proposta”, spiega il sindaco Pierluigi Negri in apertura della conferenza, ringraziando il portiere Luigi Simoni e l’ex allenatore e prima ancora portiere della Comacchio Calcio Tonino Ferroni per la loro presenza.
Il sindaco ha poi aggiunto: “Credo che la squadra del Brasile del 1958, a partire dal miglior portiere brasiliano Gilmar, i fratelli Santos, Didì, Vavà, Pelè, Garrincha, Amarildo, Zagallo e ovviamente Bellini… non fosse assolutamente inferiore a quella che poi vinse i Mondiali del 1970, ritenuta da molti storiografi del calcio la miglior formazione brasiliana di sempre”. E ancora Negri: “Voglio ringraziare la Prefettura per l’impegno speso per poter arrivare a questa intitolazione”.
“Il nome di questa intitolazione è significativo e conferisce prestigio alla città”, rimarca l’assessore alla Cultura Emanuele Mari che ha fornito alcuni dettagli dell’iter che hanno portato all’ufficialità dell’intitolazione.
Maurizio Marcialis poi ringrazia l’Amministrazione “che ha accolto la nostra proposta”.
A fianco degli amministratori, oltre agli scopritori della figura di Hilderaldo Luiz Bellini, e al gruppo di appassionati della storia di Comacchio c’erano anche il rappresentante del Gruppo “Comacchiesi nel mondo” Cristian Zappata che da tifoso della Comacchiese ha raccontato l’entusiasmo con cui ha accolto la notizia di questa intitolazione.
Interviene anche il presidente della Comacchiese Calcio Francesco Cavalieri che ha dichiarato: “Altri nomi che hanno fatto molto per Comacchio potevano essere presi in considerazione ma credo che questa intitolazione sia importante per la città. In tanti anni che sono nel mondo del calcio non ho mai avuto modo di conoscere questa figura del calcio mondiale collegata con Comacchio e per questo ringrazio anche chi ha svolto questa importante ricerca”.
La conferenza poi si chiude con una proposta lanciata da Umberto Carli al presidente della comacchiese: “Facciamo in modo che la seconda maglia della nostra squadra abbia i colori giallo oro del Brasile”.
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